venerdì 27 dicembre 2013

Moretto non comune

Troppi giorni senza scrivere. Il fastidio di inserire i dati per accedere a un posto (a un post) che spetterebbe di diritto, poca pazienza e poca comprensione delle cose che si volatizzano in un niente mentre la vituperata carta stampata resta per un secolo almeno (salvo ristampa) queste parole che teoricamente non si perderanno più nei secoli, si perdono nell'attimo in cui uno le legge e poi basta, finite. Mattia è cresciuto in questi quasi otto anni (li compie il 31 gennaio) adesso è impegnato nell'album delle figurine dei calciatori. E ' in vacanza, ancora i compiti non sono stati nemmeno iniziati, prima S. Lucia e poi questo Babbo natale che ormai farà aggio su Gesù Bambino che da noi non portava doni. E' chiaro che prevale quello che regala roba subito rispetto a chi ti promette "solo" un'eternità felice. Mattia maneggia il tablet molto meglio di me, ovvio, gioca partite virtuali con "Uefa 2014" con punteggi roboanti, ha giocato tre partite internazionali, con un inglese, un tedesco e (mi pare) uno spagnolo e pur essendosi registrato con falsa data di nascita, le ha vinte al punto che sospetto che anche i suoi avversari avessero carta d'identità fasulla. Certo fa giocare le sue squadre con grande strategia tattica. L'anno sta per finire, è il mio 69 Natale (li compie ad agosto prossimo ma conto il natale del '45 che non deve essere stato un Natale con cenone da parte di mio padre e mia madre. Quando sono nato mio padre mandò un telegramma (una spesa!) a suo fratello prete e parroco a Tavernola: "Mi è nato un moretto non comune". Poi in Comune ci sono stato a lungo (tre mandati da sindaco). Mattia sarà meglio di me, almeno lo spero (lo sperano tutti i padri dei loro figli).

domenica 3 novembre 2013

esordio

Ieri sabato campale, nel senso anche del campo sportivo. Esordio in squadra per Mattia, convocato e poi messo in campo. Praticamente non ha toccato palla. O meglio, lui l'ha anche toccata ma gliel'hanno poi fregata mentre lui se la passava da un piede all'altro credendo di fare i giochetti che vede in tv. Comunque per la prima volta il Sovere pulcini quest'anno ha almeno pareggiato. Poteva vincere la l'allenatore, dimostrando nei fatti quello che spesso si dice a parole, negli ultimi minuti, vincendo 2 a 1 ha inserito due giocatori, Manuel e appunto Mattia e così la squadra avversaria ha pareggiato. Io non li avrei messi (messi è verbo, non cognome) e questo dimostra che predico bene e razzolo male. Mattia comunque in divisa gasatissimo e oggi dice di aver capito come si fa a fare goal. Poi ieri, dopo la partita, due feste di compleanno, si è fatto in due e la sera al secondo era invitato anche a cena dove ha visto una bambina che evidentemente gli piace. Forse perché, come succedeva a suo padre, semplicemente ha la pazienza di ascoltarlo.

sabato 12 ottobre 2013

corsi e ricorsi

Un sacco di tempo che non scrivo. Sapete una cosa, mi sono lasciato contagiare dalla fretta, per accedere al... mio blog, ho una serie di passaggi che mi annoiano. Mattia nel frattempo ha già fatto un mese di scuola, ha preso i primi 10 delle verifiche, devo dire che è maturato molto, comincia a scegliere tra quello che lui ritiene importante e quello che ritiene secondario (il colorare), valuta le maestre e però a scuola ci va volentieri. Poi è iniziato catechismo, il giovedì pomeriggio, con il nuovo parroco che è un ciclone e Mattia inaspettatamente si è... convertito, gli piace moltissimo. Poi lunedì facciamo la visita medica dalla pediatra (che non vede Mattia da un anno e passa) perché martedì inizia a giocare a calcio. Ogni pomeriggio facciamo i compiti e poi ci alleniamo (a cosa mi alleni io non saprei).

domenica 22 settembre 2013

sorpasso

Giorni di scuola, Mattia ritrova gli amici veri o presunti, di nuovo fa i conti col prossimo suo della sua età, maschi (più facile) e femmine con cui deve fare i conti, perché le bambine sono più... avanti. Cura il look e sono scontri quotidiani con la nonna che lo vorrebbe vestito come un damerino stilo anni cinquanta e lui che decide per conto suo ed esce di casa vestito come un... "drogato" (nonna dixit). Anche le bambine devono avere gli stessi problemi perché una ha risposto alla mamma che la rimproverava per aver messo (lei era già via, evidentemente) qualcosa che non andava, chi ti ha messo quella roba? Lei secca: Io. E' un mondo che cambia se a sette anni i bambini lo interpretano a modo loro e ci sorpassano senza nemmeno mettere la freccia.

domenica 15 settembre 2013

primi giorni di scuola

Primi giorni di scuola per Mattia, lo zaino nuovo, il diario uguale per tutti, piccolo segno di uguaglianza sociale e didattica, i quaderni nuovi, gli errori vecchi. Mattia è tornato a scuola con meno entusiasmo, ma i primi giorni poi ridanno entusiasmo e si è messo d'impegno, è un po' indeciso sui "migliori amici" li sta provando (e loro provano lui) nell'intervallo. Le maestre sono partite a spron battuto e va benissimo. L'estate è finita e si annuncia un anno impegnativo, si iscrive a calcio, farà catechismo, i pomeriggi saranno occupati, fin troppo mi pare (preventivamente). Deve imparare ad allacciare le stringhe, metafora di legami tutti da inventare.

domenica 1 settembre 2013

diga e contrappasso

Ieri sulla salita del "pagarulì" verso la diga del Gleno ho misurato gli anni che passano. Mattia davanti che si arrampicava come un grillo (i grilli si arrampicano?) e io ad andare su, "lént e seguént" ma non per scelta tattica, proprio per la fatica. E poi la grande diga spaccata e la gente sparsa sui pendii a guardare le rovine. E' successo 90 anni fa, il 1 dicembre del 1923. C'è qualche cartello che fa vedere le immagini del "disastro" ma ci si gode quello che resta, il laghetto e i ruderi nella conca percorsa da nebbie già autunnali con qualche spera di sole. Mattia si è divertito ma poi ha detto che in fondo dopo aver visto tutto non c'era nient'altro da fare, che è un po' la mia filosofia (inespressa), i paesaggi sono da guardare un momento, poi sono gli uomini che li tolgono dalla "cartolina illustrata", altrimenti restano immagini e basta. Domani per la legge del contrappasso andiamo a Minitalia...

domenica 25 agosto 2013

qualcuno ci ama

E' un Mattia molto responsabile. Nei nostri giri estivi, pranzi e gite, ha mantenuto i due diversi livelli di pensiero e soprattutto azione, con noi dirompente nella curiosità e nelle voglie di giocare, con il resto attento ed educato, sa con chi può permettersi confidenze e con chi no. Resta uno stanziale, sia chiaro, gli piacciono i film che raccontano storie che finiscono bene, soffre se qualcuno sta male. Ieri ha avuto e ho avuto paura. Stava succhiando una caramella, mi distraggo un attimo e sento che rantola. E' stato un attimo, aveva ingoiato la caramella e gli si era fermata in gola. Non ho fatto in tempo nemmeno a invocare S. Biagio che è riuscito a sputarla. "Ho visto le stelline negli occhi", mi ha detto spaventato. E a posteriori il mio spavento è cresciuto ancora di più. Certo, a mente fredda sapevo cosa dovevo fare, ma sul momento no. Ho sentito una mamma che è venuta in redazione a parlarmi di miracolo per suo figlio che "clinicamente", come dicono i medici, non dovrebbe nemmeno parlare per le conseguenze di una caduta terribile dal terrazzo. Ma parla, era lì tranquillo. I miracoli non si ripetono, diceva una canzone anni sessanta. Ma ci piace anche pensare che qualcuno lassù ci ami.

giovedì 15 agosto 2013

vacanze

Giornate intense alla ricerca delle radici perdute (da me) con Mattia che le scopre come un Cristoforo Colombo alla scoperta di nuovi mondi, due puntate a Vilminore dove si è divertito tantissimo e perfino un'escursione nella valle sopra Valgoglio. Compiti fermi nella vacanza agostana. Mattia vuole storie, se le cerca in Tv e pretende però di goderle con qualcuno, se non c'è qualcuno con cui condividerle non si diverte. Sempre convinto a iscriversi alla scuola calcio, ha riscoperto anche i vantaggi della scuola, quella di confrontarsi e fare amicizie o presunte tali con coetanei che qui mancano. Una settimana di vacanza che va già a concludersi, ahimé troppo in fretta e già al travaglio usato in mio pensier farò ritorno.

domenica 11 agosto 2013

l'infanzia

Ieri grande giornata a Vilminore, cielo terso come poche volte dopo il temporale della notte. Mattia non tanto convinto e poi soddisfatto, contento per aver bevuto acqua natìa (mia) e aver giocato nei cortili come un tempo, io che gioco a carte, incontro visi che non riconosco e c'è sempre qualcuno che mi dice, "ma è il tale..." ah, abbracci, Mattia che non vuole incontrare altra gente e poi si "fa dentro" al volo, perché sono gli amici di papà, difficile far capire le parentele anche perché non le so nemmeno io (per lui tra cugini in seconda e terza nell'evidenza che Mattia va in seconda). Poi non voleva più venir via anche perché tutti a guardarlo e fargli complimenti che lui non capisce, certo che è cresciuto, ma lui non se n'è accorto, si cresce giorno dopo giorno, i salti temporali si pagano con le gaffe di non riconoscere nemmeno i vicini di casa e la cosa più imbarazzante è non riconoscere le donne che subito sottolineano il fatto che sono "invecchiate" volendosi sentire dire il contrario ecc. Al cimitero passano in rassegna i ricordi, Mattia memorizza "gli amici" del papà. Poi il ritorno nella notte, dai via menare e scaricare anche l'infanzia... direbbe Jannacci.

sabato 3 agosto 2013

spazzatura

Da questo pomeriggio siamo qui, Mattia ed io, in una redazione deserta. Lui viene qui, fa pagine di compiti (oggi le due pagine non le ha ancora fatte) legge una pagina del libro di Suor Veronica e poi gioca col computer e naturalmente è più bravo di me nei vari giochi. Ogni tanto giochiamo ai rigori, lui vuole che partecipi ai suoi giochi e mi chiama, come chiama Angelo quando c'è. Ma oggi che siamo qui appena noi due è compreso della sua parte, mette nella cesta della carta straccia quello che non serve (a lui) e tira fuori le cose inutili (per noi). "Meno male che ci sono io a prendere roba dalla spazzatura altrimenti queste cose non le avreste più trovate", mi ha detto appena adesso recuperando due biglietti da visita che mi ha fatto il Paolo e che non ho mai usato in vita mia. Con i compiti ci mancano esattamente 28 pagine delle 128 iniziali. Non gliele faccio fare tante, perché vorrei tenerlo allenato anche solo nella scrittura e nei calcoli.

domenica 28 luglio 2013

competizione genitoriale

Mattia sempre più stanziale con il caldo, salvo venire in redazione appena possibile perché qui trova un mondo diverso. Con Angelo sta facendo un gioco complicatissimo che consiste nel mettere su una squadra di calcio, con stadio, parcheggi, personale, sponsor, allenamenti. Lui ha ingaggiato un allenatore, un preparatore atletico e un massaggiatore, troppi stipendi e troppo alti, poi ha completato uno stadio con tribune per un migliaio di spettatori,. insomma mi sta diventando un affarista. Poi bisognava spendere soldi veri e lì ci siamo impantanati, Mattia è molto sensibile alle spese inutili, senza darlo a vedere rinuncia a comprare cose che gli piacerebbero perché capisce che si spendono soldi veri. In compenso vuole vincere sempre in tutti i giochi. Lo lascio vincere, da un po', sia pure per un gol, sempre insomma per un pelo, in modo che da una parte si gusti meglio la vittoria e dall'altra capisca che la si ottiene con fatica. Schegge di pedagogia datata, sono scomparsi i pedagogisti, gli ultimi risalgono almeno a mezzo secolo fa se non di più, si va a tentoni. Ieri sera la mamma di una sua compagna gli ha detto che la figlia evava finito tutti i compiti da un pezzo (libro di 128 pagine). A lui ne mancano ancora una cinquantina (45, le tengo calcolate io). Ma gliele faccio fare una o due al giorno perché non ci sia uno stacco troppo lungo e quando torna a scuola non si ricordi magari più nulla. Sistemi pedagogici? Boh, magari è competizione genitoriale mascherata.

domenica 14 luglio 2013

latino

Mi vergogno un po' di scrivere così poco di Mattia e del suo crescere in corpo e anima. Fa delle domande ancora più impegnative e mi ritrovo in difficoltà a rispondere. Ieri abbiamo parlato a lungo della stupidità umana (che poi l'argomento di Benedetta gente" di Araberara in edicola. Lui ascolta. Magari poi arriva dopo qualche giorno a commentare o a farti la domanda che ti spiazza, perché noi siamo una contraddizione continua. E' stanziale, come ho detto più volte. Ieri abbiamo ripreso a fare i compiti, è a metà del libro (128 pagine) delle vacanze. Almeno ha conservato la memoria delle nozioni scolastiche. Ed è cresciuto in altezza, nella giusta misura e parametro. E' sempre stato, fin nella pancia di sua madre, nei parametri perfetti, ne quid nimis, un giorno spero impari un po' di latino. Non gli servirà a niente se non a ricordare che ha avuto un padre che quella lingua morta l'amava.

domenica 30 giugno 2013

stanziali

Mattia è come me, uno stanziale, non ama viaggiare, tirarsi fuori, il mondo lo si può immaginare (e migliore) senza nemmeno andare a vedere cartoline illustrate. E' anche vero che senza i viaggiatori non avremmo nemmeno scoperto il continente di mezzo (agli oceani) ma ci saremmo risparmiati molte guerre. Mattia come me ama i film che ti raccontano storie e con quelle si viaggia anche meglio. Non c'è morale, solo quella che se si migliorasse tutti il piccolo mondo che ci ospita, per la proprietà transitiva (forse non è quella ma fa niente) il mondo sarebbe migliore.

sabato 29 giugno 2013

scarpe con i tacchetti

Oggi è il mio onomastico. Che c'entra? Niente. Mattia in questi giorni sta prendendo nuove abitudini che poi sarà difficile cambiargli, ne siamo consapevoli. Si alza tardi perché va a letto tardi. Ogni giorno fa le sue tre pagine di compiti, legge una pagina delle storie e poi o gioca con l'Intendo o guarda la Tv o fa le sue corse: ma ieri è stata giornata importante. Gli abbiamo comprato le scarpe da calcio, quelle con i tacchetti, che lui si è provato, sono bellissime e adesso aspettiamo di iscriverlo al Sovere (che, detto per i nesci, gioca per il terzo anno consecutivo in Eccellenza) e lui dice che quando sarà pronto lo porterà in serie A dove è approdata la sua nuova squadra del cuore, si fa per dire, il Sassuolo che da due anni segue facendo il tifo non si sa per quale motivo.

domenica 23 giugno 2013

Un mese senza blog. Una settimana di vacanza, Mattia si è divertito tantissimo e si è goduto finalmente padre e madre e anche il volo in aereo. Cosa ti è piaciuto di più? "Quando in aereo è uscito da sotto il sedile il salvagente e quando ho fatto pipì su un vaso di fiori". In effetti nel primo atterraggio (all'andata) l'aereo è sembrato sul punto di precipitare e quando con un tonfo piuttosto violento si è toccato terra qualcuno ha applaudito con un sospiro di sollievo. Non è che abbia avuto paura vera, ma l'aereo mi è sembrato davvero "tremare" eccessivamente. Mattia al ritorno si augurava di provare la stessa emozione. Ma è andato a sguazzare nell'acqua fino al collo, per la prima volta, ha anche avuto il suo primo tentativo di stare a galla, io lo sorreggevo e lui batteva le gambe in acqua scoprendo il primo principio del nuoto, vale a dire che, se uno sta calmo, è più difficile andar giù che tare su. Poi siamo tornati, adesso ogni giorno fa almeno tre pagine del libro dei compiti (128 pagine). E' stato promosso con tutto 9 e 10 e un giudizio più che lusinghiero. Noi ripreso il lavoro, il giornale va benissimo di vendite ma c'è sempre qualche grana che innervosisce.

sabato 18 maggio 2013

uccello lira

Questa mattina giornata dello sport a Sovere, tutte le classi elementari al campo sportivo ed io sulle tribune a fare le foto e vedere Mattia nella folla variopinta dei bambini, la sfilata, il percorso ginnico, i giochi, perfino il karate, le mamme e i papà che scrutano l'orizzonte, grande mattinata di sole e Mattia che si è divertito un mondo. E' calato nel rendimento scolastico, commette errori di distrazione pura, mi ricorda la poesia di Prevert sull'uccello lira, quello di "compito in classe" col bambino che sente il maestro fare i conti delle tabelline ma sorveglia l'uccello che vola nella primavera che in ogni anno scolastico segna la voglia di evasione, corsa nei prati. Aiuta un po' la pioggia e il freddo. Ha preso un 8+ che è dispiaciuto più alla maestra dargli che a lui riceverlo, almeno apparentemente, perché invece ci è rimasto male, anche perché si trattava davvero di cose che sapeva benissimo, ma ha la testa altrove, a volte gli parlo e dopo un po' lui mi interrompe: "Che cosa?". Non ha sentito, era perso in pensieri lontani. Fortuna che mancano solo venti giorni alla fine della scuola.

domenica 12 maggio 2013

grazie

Siamo in redazione dopo una mega dormita di 11 ore che riconcilia col mondo conosciuto. Adesso Mattia si apre il computer e sceglie il gioco e mi annuncia di aver superato "livelli" di difficoltà e adesso dice che gli sembra più facile del previsto. Manca meno di un mese alla fine della scuola. Mattia è uno stanziale come me, non vorrebbe mai muoversi, viaggia con la fantasia. L'altro giorno festa della Madonna della Torre, bancarelle, ma ha voluto solo un dolce di marzapane, niente giocattoli, non vuole farmi spendere soldi. Dobbiamo sempre rimettere a posto il nostro canale nel bosco dove ha portato tutti i suoi amici in visita, dicendo che l'ha scavato lui... poi mi indica, corregge, l'abbiamo scavato insieme e il canale va alla grande anche se ogni tanto qualcuno ce lo intasa e dobbiamo liberarlo. Da un po' accende ceri con una precisa intenzione, che mamma e nonna non litighino, che è già una grazia miracolosa da chiedere alla Madonna.

domenica 28 aprile 2013

verifiche

Sai cosa gli frega a Mattia del nuovo governo. E' lì che smanetta sul computer per una partita di calcio virtuale. Al santuario oltre ad aver rimosso un masso enorme che ostruiva il nostro canale (come, non ve l'ho detto? Il canale Mattia resiste e diventa sempre più profondo), ci sfidiamo ai tiri in porta e lui impara a spiazzarmi con delle finte e insomma gli piace ma se gli chiedi che sport vuole fare vuole fare il basket e di contorno anche la musica, che non sarebbe uno sport ma in fondo potrebbe essere anche un gioco, che poi è il mio rammarico vero, quello di essere andato dalla maestre Sandrini a studiare pianoforte e poi averlo rifiutato perché lo sentivo come una noiosa costrizione. Siamo all'ultimo mese di scuola (27 giorni effettivi) e arrivano tutte le verifiche.

sabato 20 aprile 2013

pensieri

Colloquio di metà quadrimestre con le maestre. Qualche polemica tra i genitori che hanno interpretato la scaletta degli appuntamenti come una sorta di graduatoria dei più bravi. In realtà si trattava di appuntamenti graduati per non fare aspettare troppo i genitori e far loro perdere tempo. Sono arrivato tra i primi e sono quindi entrato alla svelta e uscito altrettanto alla svelta. Le maestre di Mattia hanno parlato fin troppo bene e, imbarazzato, ho fatto l'avvocato del diavolo, perché a me sembra che abbia un po' rallentato l'impegno. Mattia ha un solo punto debole, secondo le maestre, che fa tutto in fretta e così fa errori "di cui è consapevole, solo che nella fretta sbaglia". In effetti sulle doppie fa errori, ma è anche vero che come glielo dici sa perfettamente di aver "dimenticato" la doppia. Va bene in tutte le materie e mi sono sentito proprio gratificato dai giudici, soprattutto da quello della maestra di italiano "mette a disposizione di tutti le sue conoscenze". Sono rimasto lì sorpreso poi ho chiesto: non è che fa il bulletto? No, va d'accordo con tutti e anche il nuovo arrivato (Alessandro, rumeno) l'ha accolto bene. Mattia si perde nei suoi pensieri, spesso gli parli e dopo un po' ti chiede, cosa stavi dicendo? Mi resta la curiosità di dove si fosse perso, in quali pensieri.

domenica 7 aprile 2013

il quaderno in meno

Ho paura che Mattia mi prenda la malattia del secolo, quello dei giochi in internet o affini. A scuola va bene, fa i suoi compiti e legge. E i giochi lo obbligano appunto a leggere, sia in italiano che in inglese le spiegazioni. E' il solo vantaggio, oltre a quello di manovrare i vari tasti, partite virtuali di campionato. Ieri abbiamo visto un filmone cinese sulle loro guerre medioevali (ma c'è stato un medioevo in Cina?). E' attratto dalle soluzioni spicce, tipo nodo gordiano tagliato con la spada da Alessandro Magno. Gli ho fatto notare che il vero protagonista era lo stratega, giovane diplomatico che prevedeva le mosse, appunto spicce, dell'avversario. Ha un nuovo compagno, di nome Alessandro, in realtà Alexandru, arrivato da un'altra scuola. "Sono più avanti, hanno due quaderni diversi per storia e geografia", dice Mattia che aggiunge. "Però non sa scrivere in maiuscoletto", che sarebbe poi questa scrittura che state leggendo, diversa dal "corsivo" che sarebbe lo scritto a penna che usiamo. Vedete? Nella concezione dei bambini un quaderno in meno non è apprezzato come giusto risparmio (anche di peso dello zaino). Con Alexandru ha fatto amicizia, è suo vicino di banco, la maestra ha fatto scrivere sul quaderno un lungo benvenuto al nuovo compagno, un po' come racconta per un caso analogo "Cuore" di de Amicis.  Spero che la novità gli dia la carica necessaria per arrivare a fine anno.

lunedì 1 aprile 2013

misteri pasquali

Ho trovato il "post" originario. Ho portato Mattia alla cerimonia del giovedì santo riservata ai ragazzi. Solo che è clamorosamente mancata la lavanda dei piedi, sulla quale avevo puntato per portarlo in chiesa. Delusione. Poi il venerdì santo sospesa per pioggia la processione. Il sabato sono stato malato e comunque la benedizione dell'acqua e del fuoco non è più come quelle della mia adolescenza (che a proposito è stata anticipata, leggo, adesso comincia a 10 anni e finisce a 20, come da uno studio pubblicato recentemente per il quale io non sarei vecchio, ma un "giovane vecchio, un ossimoro altrettanto clamoroso come la mancanza della lavanda dei piedi). Al tempo il grande falò sul sagrato consentiva a tutti di portare a casa col bernass la brace benedetta che si metteva nella propria stufa e nel proprio camino e la grande cisterna di acqua benedetta consentiva di prelevarla e metterla nelle acquasantiere delle camere da letto dove le nostre mamme e zie "mede" (zitelle) prima di entrarci, la sera, ci facevano fare il segno della croce a preservarci dalle tentazioni adolescenziali che si evitavano anche dormendo con le "mani in croce" sul petto. Cose medievali? Mica tanto, cose durate fino all'inizio degli anni sessanta, nell'agonia della civiltà contadina. Domenica ho portato Mattia alla Messa solenne della Pasqua dove Don Simone ha fatto una bellissima predica sull'indagine sulla "sparizione" del corpo di Gesù, inchiesta indiziaria, senza "corpo del reato", sparito lasciando quelle bende avvolte sul sepolcro. Se avessero "rubato" il corpo perché spogliarlo delle bende? E quei due soldati lasciati di guardia da Pilato? Bravo, don Simone, nel puntellare la fede traballante del mondo dell'habeas corpus. Poi con Mattia abbiamo visto il quinto (mi pare) episodio di Harry Potter, tanto per restare nel... mistero.

misteri pasquali

Avevo scritto un "post" che non è stato pubblicato e non so dove sia finito, dentro nella pancia elettronica di chissà quale vento effimero di una primavera che è la continuazione dell'inverno con gli stessi mezzi. Settimana Santa poco vissuta, Mattia ha aspettato i grandi eventi, delusione giovedì per la mancanza della lavanda dei piedi (nella Messa per i ragazzi) e venerdì per la mancata processione per la pioggia. Il sabato la mia descrizione della benedizione del fuoco e dell'acqua è andata delusa. Niente falò in piazza da dove la gente raccoglieva brace col "bernass" per portare nelle proprie stufe e camini un po' di fuoco benedetto e nemmeno la grande cisterna dell'acqua benedetta cui attingere per portarla nelle acquasantiere delle camere da letto, dove le mamme e soprattutto le zie "mede" (zitelle) ci introducevano la sera facendoci intingere le dita per farci il segno della croce, che poi dovevano ripetere nella notte tenendo appunto le mani in croce per evitare tentazioni adolescenziali e toccamenti vari. Misteri spariti. Nel pomeriggio io e Mattia abbiamo guardato (registrato) non so quale episodio di Harry Potter per restare in tema... di misteri.

lunedì 25 marzo 2013

domenica con papà

Ieri grande domenica con papà, se non con Papa. Don Fiorenzo e il Superiore dei frati di Lovere mi hanno detto, al termine di una giornata evidentemente faticosa di confessioni, che "l'effetto Papa Francesco" si fa sentire. Ho chiesto in che senso. Mi hanno risposto che è arrivata gente che non si vedeva in chiesa da mai, nel senso che i preti vanno e vengono e non hanno memoria storica. Fatto sta che ieri Mattia ed io siamo andati alla Messa solenne con gli ulivi. Poi nel pomeriggio siamo andati al cinema poi siamo andati a vedere a Costa Volpino una partita di basket. Domenica piovosa, ma noi ce la siamo goduta. In fondo saremmo due stanziali, nel senso che spostarci ci costa fatica, mentre inj un mondo ristretto noi ci stiamo a meraviglia. E' la settimana Santa, forse giovedì lo porto a vedere la lavanda dei piedi. Gli ho detto che glieli faccio lavare (è allergico ad ogni tipo di bagno).

domenica 17 marzo 2013

la luna e il cielo

Mattia si sta un po' annoiando del lungo tran tran scolastico. E sperimenta anche le prime ingiustizie di questo mondo. Ha preso "solo" 9 in geografia (o era storia: non riesco ancora a capire la differenza nei temi trattati) perché secondo la maestra la risposta "Vero" alla domanda se "la luna spende in cielo di sera". A Mattia sembra che splenda, per la maestra assolutamente no, la luna splende solo di notte e ha segnato in rosso il presunto errore. Lui ha commentato sprezzante che "non mi interessa". Sta scrivendo in maiuscoletto, vale a dire lo stampato minuscolo e il passaggio comporta la scrittura delle varie lettere, non gli riesce molto bene la r perché il codino lo fa partire a mezz'asta e lo fa ripiegare in giù troppo in fretta. Ma noi da tre giorni abbiamo ripristinato il "canale Mattia" su al santuario, ormai il "letto" del ruscello è consolidato, lui ha fatto confluire tre percorsi dell'acqua in uno solo, lassù in alto. Si muove nel bosco a suo agio e passa anche ore a trafficare. Vuole tornarci. Oggi nevica, non se ne fa niente.

domenica 10 marzo 2013

Papa o papà

Il mio bambino è molto interessato al Papa. Alla maestra che, volendo probabilmente stare sul... pezzo, ha parlato del Papa si è affrettato a dire che lui sapeva che si era dimesso ma non perché si era dimesso, come ha scritto anche sul foglietto che tengo qui davanti al computer come promemoria di una domanda inevasa. Allora la maestra ha spiegato come la stessa parola, con o senza accento, cambi di significato. Insomma Papa o papà, il che riconduce al fatto che con lui scherzavo dicendogli che se mi eleggevano Papa, anche solo per fargli venire un po' di strizza, mi sarei chiamato Pietro Romano, o Pietro II che secondo la profezia di Malachia dovrebbe essere appunto l'ultima Papa prima della fine del mondo o in subordine prima della fine di "questo" mondo. Così ieri, leggendo i titoli dei Tg sulla Tv, Mattia ha detto"hanno sbagliato, hanno scritto Papa con l'accento". In effetti la grafica, essendo la parola finale, lasciava dei dubbi. Ma voleva solo farmi sapere che a scuola ne avevano parlato e lui aveva fatto il sapientino di turno. Resta la sua domanda inevasa.

domenica 3 marzo 2013

il ponte

Mattia sta maturando l'idea di spazi di indipendenza personale, anche in casa. Adesso vorrebbe dormire per conto suo. Si isola a volte, gli parli e lui sta pensando ad altro al punto che ho avuto il sospetto che non ci senta, già preoccupato di portarlo a fare una visita medica. Poi è come si ridestasse da pensieri lontani e ti chiede di ripetere quello che hai detto. Ha un diario in cui annota i fatti salienti del giorno. Non l'ho letto, lo ha fatto di nascosto sua madre, con la quale ci sono indizi di un conflitto nascente che, secondo gli psicologi, dovrebbe però essere posticipato di almeno altri cinque anni. Abbiamo visto un film molto bello ieri sera, due ragazzi che hanno due mondi, quello reale e quello di là dal fiume, in cui ambedue riescono a sintonizzarsi nella fantasia vedendo e sconfiggendo nemici per vivere su una capanna costruita su un albero. Ma quel fiume che divide i due mondi si attraversa con una corda che un giorno cederà e il ragazzo superstiti ci costruirà un ponte vero per portare di là la sorellina. A Mattia è piaciuto e abbiamo commentato sul rapporto tra realtà e fantasia.

mercoledì 27 febbraio 2013

colle

Mattia è stato dal Vescovo, con me, questa mattina, Mons. Beschi ha fatto la foto con lui. Sul "colle". Poi la mia lunga intervista al Vescovo e Mattia è andato in giro a visitare città alta, incuriosito sulla torre civica dal campanone, poi il sito archeologico. Foto a raffica. Naturalmente la foto resterà storica, soprattutto se Mons. Beschi in futuro diventerà Papa. Lo Spirito Santo, su suggerimento di Mattia, è già in azione per la successione al prossimo Papa.

domenica 17 febbraio 2013

veronica

Ieri Mattia è andato a una festa di compleanno di una sua compagna di classe all'oratorio di Sellere, adesso frazione di Sovere, un tempo Comune autonomo. C'era una ragazza che dipingeva il viso dei bambini, a lui ha fatto in faccia un serpente verde. La sera, per rimuoverlo prima di andare a letto, mi ha detto, prendo un fazzoletto che così resta su. Gli ho allora raccontato della Veronica che asciuga il volto di Gesù sulla via crucis. Abbiamo provato ma sulla salvietta è rimasta solo una grande macchia verde, informe. Mica per niente era un serpente, quello che ha causato i guai originali all'umanità. 

domenica 10 febbraio 2013

clown

Mattia è guarito, è tornato a scuola, in una classe falcidiata dall'influenza, recuperando compiti perduti. Per il carnevale troppo anticipato per la Pasqua troppo bassa, per il freddo, per la neve annunciata, abbiamo ripiegato su qualche accessorio per fare il clown che tra l'altro alla fine è venuto pure bene e oggi pomeriggio è annunciata la sfilata a Sovere organizzata dall'Oratorio. Devo confessare che tra feste di compleanno a ridosso delle feste natalizie a loro volta a ridosso della S. Lucia e adesso il carnevale ben venga un periodo quaresimale, perché non se ne può più. E aspetto il colloquio con le maestre e la "pagella". L'altro giorno Mattia mi ha chiesto cos'è la "giustifica" che abbiamo portato per l'assenza per influenza. Ci godiamo ogni tanto dei film, adesso preferisce quelli veri, con storie vere. Oggi sfilata. Domani nevicata.

lunedì 28 gennaio 2013

rosso e verde

Giovedì 31 gennaio è il compleanno di Mattia, il settimo. A scuola va bene, soprattutto in italiano e matematica, il voto meno alto è nove e l'ha preso in storia e geografia, dove però né di storia né di geografia si parla, non ancora, siamo al prima e dopo, avanti e dietro, destra e sinistra. Ma mentre il primo esercizio l'ha fatto senza errori, il secondo prevedeva delle vignette e bisognava scegliere con il verde quelle positive e il rosso quelle negative. Io guardo e vedo la vignetta sbagliata. Mattia l'aveva messa verde. Dico, perché è sbagliata? Mattia mi dice: la maestra ha detto che era rossa. Nel senso che il bambino che stava vicino alla bambina che piangeva probabilmente, secondo la maestra, era stato lui a picchiarla di brutto. A me sembrava avesse una faccia di uno che consola la bambina. "Ecco, anch'io pensavo che la consolasse", dice Mattia e si vede che non ho solo pensato che la consolasse, ma l'ho anche detto o almeno mormorato. Mattia non se la prende più di tanto. Io sto pensando a quanto sia labile il giudizio sulle cose che vediamo. Una vignetta, una foto, una visione istantanea passando per strada può dare sensazioni e giudizi opposti. Non mi preoccupo, Mattia ha visto il bene dove la maestra ha visto il male. Un punto in meno nel voto, un punto in più di ottimismo. Alè!

domenica 13 gennaio 2013

bravissimo

Non so se sia conveniente scriverlo, caso mai cambino le cose. ma è anche vero che le piccole soddisfazioni si devono cogliere, se no si fa come quello che quando c'era il sole era scontento perché se cambiava pioveva. Mattia va bene a scuola. Ha faticato a riprendere, il primo giorno, lunedì scorso, non voleva proprio andarci. Poi si è inserito bene di nuovo. Prende tutti voti al massimo, fatica un po' sulle doppie, se ho ben capito ieri ha composto un primo suo "tema", sia pure guidato da una favola che lui poteva ampliare. Non so se era proprio così ma la maestra è rimasta contenta ("bravissimo"). Ieri sera ha preso la scheda della catena. La catena è come quella di sant'Antonio, tra genitori. Se capita qualcosa tu ricevi la telefonata di uno e poi devi telefonare all'altro. Sul foglio ha colorato di giallo i nomi dei suoi "amici", di rosso quelli dei compagni "noiosi" (proprio questa la definizione) e di verde quelli "così così". Si avvicina il giorno del suo compleanno. Lui avrebbe un lungo elenco di invitati. Ma dove li mettiamo in pieno inverno? Comincio a pensare che sarebbe stato meglio se fosse nato in estate, come me, che si andava al santuario e c'era posto per giocare. Tra l'altro è il giorno di S. Giovanni Bosco e l'oratorio ha la riunione del catechismo. Nevischia forte qui fuori dalla sede del giornale. Ma a Sovere piove. Mattia è in piedi dalle sei e mezzo, giusto per spirito di contraddizione (ieri mattina che doveva andare al piedibus aveva sonno e non si alzava).

domenica 6 gennaio 2013

nuovo anno

Mai un giorno di assenza dall'inizio della scuola. Vacanze natalizie e Mattia le ha passate, non dico sul divano, ma quasi. Un'influenza strana, tosse, raffreddore e spossatezza e ancora oggi sta meglio ma non si è ripreso. E domani ricomincia la scuola. I compiti le ha fatto quasi tutti (carico non da poco, anche per chi come me lo ha seguito pagina dopo pagina). La parte più noiosa sono le richieste di disegno e colorazione per rispondere a domande di conteggio aritmetico, in fondo se sa individuare il "gruppo" maggiore di oggetti e conteggiarli, scrivere i numeri, la colorazione diventa (per me ma purtroppo anche per lui, come ho constatato) una perdita di tempo. Poi ci sono le domande misteriose di "salti" numerici o l'unica parte che non ha fatto, quella in cui c'è una descrizione di quattro momenti di una bambina che soffia su un fiore, i semi volano nell'aria, cadono tra sassi e prato e nascono i fiori. Bello. "Illustralo". Cosa? Ma qui uno deve fare una sorta di quadri in sequenza. Poi la prima poesia a memoria di Mario Lodi. Tra lui e Rodari mi permetto di rivalutare alla grande Pascoli. Smonterà anche il presepe che ha fatto sul tappeto del salotto, per la grande gioia della nonna che finalmente potrà ripulirlo. Domani mattina cartella e di nuovo "primo" giorno (dell'anno) di scuola. Mattia sta compilando l'album dei calciatori e pensa al suo compleanno di fine mese. Ci siamo almeno goduto una serie di film in cui gli animali si comportano molto meglio degli uomini. Che poi in fondo è semplice rappresentazione della realtà.