domenica 7 aprile 2013

il quaderno in meno

Ho paura che Mattia mi prenda la malattia del secolo, quello dei giochi in internet o affini. A scuola va bene, fa i suoi compiti e legge. E i giochi lo obbligano appunto a leggere, sia in italiano che in inglese le spiegazioni. E' il solo vantaggio, oltre a quello di manovrare i vari tasti, partite virtuali di campionato. Ieri abbiamo visto un filmone cinese sulle loro guerre medioevali (ma c'è stato un medioevo in Cina?). E' attratto dalle soluzioni spicce, tipo nodo gordiano tagliato con la spada da Alessandro Magno. Gli ho fatto notare che il vero protagonista era lo stratega, giovane diplomatico che prevedeva le mosse, appunto spicce, dell'avversario. Ha un nuovo compagno, di nome Alessandro, in realtà Alexandru, arrivato da un'altra scuola. "Sono più avanti, hanno due quaderni diversi per storia e geografia", dice Mattia che aggiunge. "Però non sa scrivere in maiuscoletto", che sarebbe poi questa scrittura che state leggendo, diversa dal "corsivo" che sarebbe lo scritto a penna che usiamo. Vedete? Nella concezione dei bambini un quaderno in meno non è apprezzato come giusto risparmio (anche di peso dello zaino). Con Alexandru ha fatto amicizia, è suo vicino di banco, la maestra ha fatto scrivere sul quaderno un lungo benvenuto al nuovo compagno, un po' come racconta per un caso analogo "Cuore" di de Amicis.  Spero che la novità gli dia la carica necessaria per arrivare a fine anno.

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