martedì 27 marzo 2012

ovvio

Ai "gruppi omogenei" dell'asilo stanno facendo destra-sinistra e vicino-lontano. Mattia mi racconta con qualche pausa di ripensamento quello che fanno. Io spero sempre che gli insegnino a leggere e scrivere, come ci avevano promesso, perché lui adesso si annoia e vuol leggere da solo e approfitto delle figurine dell'album per fargli leggere i nomi delle squadre. Il problema è che ormai sa perfino i nomi dei giocatori e conosce la maglie, quindi indovina senza leggere. Ma cerco lo stesso di abbinare le lettere. Sia chiaro, mai insegnato a leggere e scrivere, la mia esperienza nella scuola elementare è stata il primo anno, solo doposcuola alla Nona, poi sempre alle medie. Non so quando ho imparato io, so che appena ho potuto mi sono messo a leggere come un matto, non uscivo più di casa e mio zio mi passava romanzi (penso edificanti) che leggevo in un giorno. Mi sa che Mattia ha la mia stessa passione. Spero. Ha delle uscite strane, ieri mi ha detto "è ovvio che quando ero piccolo non mi piacesse l'aranciata, non l'avevo provata". E' ovvio.

sabato 24 marzo 2012

Ho tenuto all'oscuro Mattia della morte di mia zia, l'ultima zia che avevo, che lui aveva conosciuto e si identificava con "la zia dell'uccellino" per via che aveva una gabbietta con un uccellino, anche lui anziani. Quando siamo andati a trovarla un mese e mezzo fa, l'uccellino non c'era più, morto di vecchiaia. Mia zia gli è sopravvissuta poco, si dice, beh, 92 anni è una bella età, ma poi uno pensa che non c'è limite agli affetti e tanto vale, quando si è lucidissimi come lei, stare ancora qui a raccontare di quella volta che lei e mia mamma, due sorelle non in competizione ("tua madre era la più bella") si sono sostenute nella vita, aiutandosi sempre. La zia veniva a Vilminore e ci stava anche un mese, molti anni fa, quando si era ancora poveri, giovani e belli (moderatamente). Ieri Tea ha detto a Mattia che la zia era morta e lui si è arrabbiato perché dovevo dirglielo io "perché io sono grande" e adesso vuol venire al funerale. La vita appena all'inizio che deve fare i conti con la fine altrui. Come ho già scritto, in fondo, in ogni funerale, non facciamo che seppellire un pezzo di noi stessi.

martedì 13 marzo 2012

evento

Mattia ha portato in casa la sua fidanzata come dice suo zio prendendo in giro e lui digrigna i denti, non sopporta il termine fidanzata. Si chiama Kristel (con la K come ho scoperto da lei che ha scritto il suo nome in stampatello) e sta all'asilo con Mattia nei Trenini. Domenica dunque siamo andati a prenderla a casa sua, tirata a lucido con i boccoloni che tutte le donne che abbiamo incontrato l'hanno notato, "che bei capelli" ecc, che nemmeno ci avevo badato. Sorride sempre, è serena e dopo aver giocato un po' a casa siamo andati in oratorio dove c'è la sala giochi e Mattia lì ha avuto il suo primo grande dilemma della vita quando si è avvicinato Nicola, il suo amico di asilo, con il pallone in mano, "vieni a giocare con me". Ora, c'era un'ospite, la lasciava o no? Lui è rimasto con Kristel a giocare, ligio alle regole che non conosce della responsabilità dell'anfitrione. Noi ci siamo annoiati ma loro due si sono fatte risate e sudate, poi l'abbiamo riportata a casa e si sono dati appuntamenti alla prossima domenica con pizza serale incorporata. L'imbarazzo nostro è la gestione della prima ragazza che Mattia ha portato in casa. Che si fa in questi casi, che fanno i futuri suoceri di fronte all'evento?

giovedì 8 marzo 2012

ordine costituito

Mattia si è innamorato di Cristel (oggi controllo come si scrive) la bambina equadoregna col sorriso che non è più da tempo una "sedia" come l'aveva definita Padre Gianni l'anno scorso quando era andato all'asilo a trovare Mattia, ma parla ed è sempre allegra. Vuole invitarla a venire al mare con noi a fine aprile, vuole invitarla domenica pomeriggio all'oratorio per "insegnarle a giocare a ping pong". Però ha confidato a sua madre che "non l'ho ancora baciata", tanto per rassicurarla. L'ha scelta come partner a ginnastica. Il problema di Mattia è che è un precisino (all'asilo perché a casa butta tutto per aria) e mette a posto le cose che trova non esattamente collocate nel posto prestabilito (è successo ieri uscendo dall'asilo quando mi ha fermato per sistemare una cosa fuori posto). Il lato negativo è che rimprovera gli altri bambini quando fanno disordine, finirà per farsi odiare. Come sempre ho frugato nella memoria, mica sarò stato così anch'io? Sua madre no e allora da chi ha preso. Insomma un bambino che è l'ordine costituito non me l'aspettavo. Non farà il futuro '68...