lunedì 25 marzo 2013

domenica con papà

Ieri grande domenica con papà, se non con Papa. Don Fiorenzo e il Superiore dei frati di Lovere mi hanno detto, al termine di una giornata evidentemente faticosa di confessioni, che "l'effetto Papa Francesco" si fa sentire. Ho chiesto in che senso. Mi hanno risposto che è arrivata gente che non si vedeva in chiesa da mai, nel senso che i preti vanno e vengono e non hanno memoria storica. Fatto sta che ieri Mattia ed io siamo andati alla Messa solenne con gli ulivi. Poi nel pomeriggio siamo andati al cinema poi siamo andati a vedere a Costa Volpino una partita di basket. Domenica piovosa, ma noi ce la siamo goduta. In fondo saremmo due stanziali, nel senso che spostarci ci costa fatica, mentre inj un mondo ristretto noi ci stiamo a meraviglia. E' la settimana Santa, forse giovedì lo porto a vedere la lavanda dei piedi. Gli ho detto che glieli faccio lavare (è allergico ad ogni tipo di bagno).

domenica 17 marzo 2013

la luna e il cielo

Mattia si sta un po' annoiando del lungo tran tran scolastico. E sperimenta anche le prime ingiustizie di questo mondo. Ha preso "solo" 9 in geografia (o era storia: non riesco ancora a capire la differenza nei temi trattati) perché secondo la maestra la risposta "Vero" alla domanda se "la luna spende in cielo di sera". A Mattia sembra che splenda, per la maestra assolutamente no, la luna splende solo di notte e ha segnato in rosso il presunto errore. Lui ha commentato sprezzante che "non mi interessa". Sta scrivendo in maiuscoletto, vale a dire lo stampato minuscolo e il passaggio comporta la scrittura delle varie lettere, non gli riesce molto bene la r perché il codino lo fa partire a mezz'asta e lo fa ripiegare in giù troppo in fretta. Ma noi da tre giorni abbiamo ripristinato il "canale Mattia" su al santuario, ormai il "letto" del ruscello è consolidato, lui ha fatto confluire tre percorsi dell'acqua in uno solo, lassù in alto. Si muove nel bosco a suo agio e passa anche ore a trafficare. Vuole tornarci. Oggi nevica, non se ne fa niente.

domenica 10 marzo 2013

Papa o papà

Il mio bambino è molto interessato al Papa. Alla maestra che, volendo probabilmente stare sul... pezzo, ha parlato del Papa si è affrettato a dire che lui sapeva che si era dimesso ma non perché si era dimesso, come ha scritto anche sul foglietto che tengo qui davanti al computer come promemoria di una domanda inevasa. Allora la maestra ha spiegato come la stessa parola, con o senza accento, cambi di significato. Insomma Papa o papà, il che riconduce al fatto che con lui scherzavo dicendogli che se mi eleggevano Papa, anche solo per fargli venire un po' di strizza, mi sarei chiamato Pietro Romano, o Pietro II che secondo la profezia di Malachia dovrebbe essere appunto l'ultima Papa prima della fine del mondo o in subordine prima della fine di "questo" mondo. Così ieri, leggendo i titoli dei Tg sulla Tv, Mattia ha detto"hanno sbagliato, hanno scritto Papa con l'accento". In effetti la grafica, essendo la parola finale, lasciava dei dubbi. Ma voleva solo farmi sapere che a scuola ne avevano parlato e lui aveva fatto il sapientino di turno. Resta la sua domanda inevasa.

domenica 3 marzo 2013

il ponte

Mattia sta maturando l'idea di spazi di indipendenza personale, anche in casa. Adesso vorrebbe dormire per conto suo. Si isola a volte, gli parli e lui sta pensando ad altro al punto che ho avuto il sospetto che non ci senta, già preoccupato di portarlo a fare una visita medica. Poi è come si ridestasse da pensieri lontani e ti chiede di ripetere quello che hai detto. Ha un diario in cui annota i fatti salienti del giorno. Non l'ho letto, lo ha fatto di nascosto sua madre, con la quale ci sono indizi di un conflitto nascente che, secondo gli psicologi, dovrebbe però essere posticipato di almeno altri cinque anni. Abbiamo visto un film molto bello ieri sera, due ragazzi che hanno due mondi, quello reale e quello di là dal fiume, in cui ambedue riescono a sintonizzarsi nella fantasia vedendo e sconfiggendo nemici per vivere su una capanna costruita su un albero. Ma quel fiume che divide i due mondi si attraversa con una corda che un giorno cederà e il ragazzo superstiti ci costruirà un ponte vero per portare di là la sorellina. A Mattia è piaciuto e abbiamo commentato sul rapporto tra realtà e fantasia.