mercoledì 4 giugno 2014

bronchite


“Nico, ho la bronchite”. “Cos’è?”. Mattia vuol farlo sapere, nemmeno fosse un tablet nuovo, una play station. Insomma un’esclusiva, gli altri mica ce l’hanno, una bronchite, c’è chi se la può… permettere e chi no. “Appena sono in classe alzo la mano, lo dico anche alla maestra, così sa che io, anche con la bronchite, vado a scuola”.  Un vanto. Ultimi giorni, ultime verifiche per il gran finale della seconda elementare, arrivati con fiato corto (infatti: bronchite asmatica). 

sabato 24 maggio 2014

testa sott'acqua

Mattia non è un animale acquatico, è provato. Anche ieri al corso per recuperare qualche dimestichezza con la piscina è stato un disastro. Lo guardavo e mi dicevo, sarò stato io a scoraggiarlo, perché pur essendo cresciuto in riva a un lago ho imparato a nuotare che avevo trent'anni, e mi ero costruito una filosofia per cui il mare e il lago sono entità da rispettare, non ci si immerge senza "schermaglie d'amore" come ho scritto, rispetto per chi ti dà da mangiare fisicamente ma anche ti dà da pensare e immaginare che gli orizzonti non finiscano là arriva l'occhio. Va beh, comunque sia Mattia non so se imparerà mai a nuotare e soprattutto a mettere la testa sott'acqua che a me ricorda lo struzzo, ci si caccia sopra per non vedere quello che c'è sopra.

martedì 20 maggio 2014

14 giorni all'alba

E' tempo delle ultime "verifiche". Matematica: 4 verifiche in una settimana, su + il -, il x e il :. Sui calcoli è andato benissimo, sulle risposte mica tanto. Comunque ha incassato un 10 e tre 9. Domani ha la verifica di inglese e il sottoscritto che di inglese non sa nulla si è impegnato a preparalo sui termine del corpo umano venendo a conoscenza di definizioni improbabili che ho già dimenticato naturalmente. In italiano la verifica ha fruttato un altro 10 ma in inglese mi accontenterei di un 8. Perchè giustamente la maestre stanno calando un po' le votazioni per abituarli a ricevere giudizi non sempre incoraggianti. Non ne ha più voglia e contiamo i giorni, come per la vecchia naia, 14 giorni all'alba avendo esaurito già i lunedì visto che lunedì prossimo ci sono le elezioni, poi c'è il 2 giugno e poi è finita. Oggi abbiamo scherzato dicendo che gli mancano tutti i... lunedì e gli ho fornito la spiegazione su quelli cui mancano tutti i... giovedì. Vuole sapere la spiegazione di ogni cosa e a volte mi mette in difficoltà. Stiamo finendo anche questo numero di giornale.

martedì 13 maggio 2014

la clonazione

Mattia non ne può più. Ha fatto le sue prove dell'Invalsi, dice che ha sbagliato qualcosa ma non sa quante cose, quindi non sappiamo com'è andata. Sai cosa gli frega a lui che sta componendo la sua città del sole su una gioco che non ricordo come si chiama e gioca con Angelo che ha anche lui la sua città ideale (bruttissime, a misura di USA e... getta, vale a dire che prevedono la clonazione di edifici famosi nel mondo. Ma quando gli ho chiesto dove stava la chiesa abbiamo avuto risposte del tutto insoddisfacenti, così come prevedono il campo da baseball ma per avere uno stadio del calcio abbiamo faticato. E la piazza? agli americani non gliene può fregare di meno, loro ti propongono grattacieli. Abbiamo passato le feste del Santuario di Sovere, una intera settimana ma l'argomento del giorno è la minacciata chiusura del Calcio Sovere. Sarà perché Mattia ha segnato il suo primo gol nell'ultima partita di campionato. Che rischia di essere anche l'ultimo...

giovedì 17 aprile 2014

gooool!

Mattia ha segnato il suo primo gol nell'ultima partita di campionato. Un'azione corale (sono in 5 a giocare) partita dal portiere Yuri, passata per una discesa sulla destra di Davide che allunga sulla fascia per Natale che va sul fondo e fa un passaggio rasoterra centrale dove arriva Mattia e al volo segna. Grande esultanza. L'azione, uguale si è ripetuta tre volte, nelle due precedenti non era riuscito il passaggio al centro dove Mattia si era liberato. Al terzo tentativo è andata bene. Poi dopo un po' azione sulla sinistra, Yuri, Mattia, Marco, Natale e gol. Vittoria parziale (in questo campionato si disputano tre tempi di 15' e ognuno dà un punto. Questo per non dire che abbiamo perso 1-2. L'allenatore Beppe Cattaneo ha fatto giocare tutti e 14 i giocatori, per il gran finale. Il sottoscritto ha filmato la partita centrale (in cui ha giocato Mattia, che è il più piccolo della nidiata) e qualche spezzone delle altre due. Padre orgoglioso.

sabato 5 aprile 2014

testa buona

Serata di presentazione del nostro libro ("Ma di che anno è questo sabato?" a Sovere ieri sera. Sala piena zeppa, due ore di emozioni. Mattia ha letto un pezzo di sua madre che parlava di suo padre, di suo nonno. Commozione in sala. Lui da grande attore che legge, impavido. Come alle via crucis del mercoledì pomeriggio (per i ragazzi) in S. Gregorio dove i ragazzi leggono ognuno il commento a una "Stazione" e con la sua voce squillante lui si fa notare. Poi si rifugia nel suo tablet dove gioca partite improbabili, mentre quando gioca sul serio, in campo, come sabato scorso, è preoccupato di passare la palla, secondo i dettami del suo "mister" e finisce col perdere palla. Ha i piedi buoni, ma non ha ancora il fisico. A me interessa di più abbia la testa buona.

mercoledì 19 marzo 2014

autostima


Sono successe tante cose, Mattia ha giocato la sua quinta partita del campionato, sta migliorando nei… contrasti, metafora di una vita che non sarà di soli abbracci e baci, ha migliorato le sue relazioni con i compagni di avventura. A scuola va bene, almeno i voti sono alti ma i compiti li fa solo con la mia assistenza. E ha aperto un contenzioso con la nonna sul vestiario, le ha detto che non capisce niente di come si debbano vestire i bambini, rifiuta le camicie se non quella di jeans. E poi ha compilato il questionario di Proust per bambini e alla domanda: chi è il tuo eroe, invece di scrivere i soliti supereroi, ha scritto: “Sono io il mio eroe” che è una botta di autostima perfino preoccupante. Ieri sera è stato ad ascoltarmi su un pippone sulle doti degli italiani che hanno inventato tutto. E il tutto è partito dalla sua sorpresa nel sapere che Alonso, pur guidando un’auto italiana, la Ferrari, è… spagnolo. Gli ho fatto il paragone col calcio, i tanti stranieri che giocano nelle squadre italiane e l’italianità confinata nella nazionale di calcio che va ai mondiali da tenere distinti dalla Champion ecc. Poi il discorso si è esteso e si era fatta sera e questa mattina doveva andare a scuola.