domenica 14 luglio 2013

latino

Mi vergogno un po' di scrivere così poco di Mattia e del suo crescere in corpo e anima. Fa delle domande ancora più impegnative e mi ritrovo in difficoltà a rispondere. Ieri abbiamo parlato a lungo della stupidità umana (che poi l'argomento di Benedetta gente" di Araberara in edicola. Lui ascolta. Magari poi arriva dopo qualche giorno a commentare o a farti la domanda che ti spiazza, perché noi siamo una contraddizione continua. E' stanziale, come ho detto più volte. Ieri abbiamo ripreso a fare i compiti, è a metà del libro (128 pagine) delle vacanze. Almeno ha conservato la memoria delle nozioni scolastiche. Ed è cresciuto in altezza, nella giusta misura e parametro. E' sempre stato, fin nella pancia di sua madre, nei parametri perfetti, ne quid nimis, un giorno spero impari un po' di latino. Non gli servirà a niente se non a ricordare che ha avuto un padre che quella lingua morta l'amava.

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