domenica 28 aprile 2013

verifiche

Sai cosa gli frega a Mattia del nuovo governo. E' lì che smanetta sul computer per una partita di calcio virtuale. Al santuario oltre ad aver rimosso un masso enorme che ostruiva il nostro canale (come, non ve l'ho detto? Il canale Mattia resiste e diventa sempre più profondo), ci sfidiamo ai tiri in porta e lui impara a spiazzarmi con delle finte e insomma gli piace ma se gli chiedi che sport vuole fare vuole fare il basket e di contorno anche la musica, che non sarebbe uno sport ma in fondo potrebbe essere anche un gioco, che poi è il mio rammarico vero, quello di essere andato dalla maestre Sandrini a studiare pianoforte e poi averlo rifiutato perché lo sentivo come una noiosa costrizione. Siamo all'ultimo mese di scuola (27 giorni effettivi) e arrivano tutte le verifiche.

sabato 20 aprile 2013

pensieri

Colloquio di metà quadrimestre con le maestre. Qualche polemica tra i genitori che hanno interpretato la scaletta degli appuntamenti come una sorta di graduatoria dei più bravi. In realtà si trattava di appuntamenti graduati per non fare aspettare troppo i genitori e far loro perdere tempo. Sono arrivato tra i primi e sono quindi entrato alla svelta e uscito altrettanto alla svelta. Le maestre di Mattia hanno parlato fin troppo bene e, imbarazzato, ho fatto l'avvocato del diavolo, perché a me sembra che abbia un po' rallentato l'impegno. Mattia ha un solo punto debole, secondo le maestre, che fa tutto in fretta e così fa errori "di cui è consapevole, solo che nella fretta sbaglia". In effetti sulle doppie fa errori, ma è anche vero che come glielo dici sa perfettamente di aver "dimenticato" la doppia. Va bene in tutte le materie e mi sono sentito proprio gratificato dai giudici, soprattutto da quello della maestra di italiano "mette a disposizione di tutti le sue conoscenze". Sono rimasto lì sorpreso poi ho chiesto: non è che fa il bulletto? No, va d'accordo con tutti e anche il nuovo arrivato (Alessandro, rumeno) l'ha accolto bene. Mattia si perde nei suoi pensieri, spesso gli parli e dopo un po' ti chiede, cosa stavi dicendo? Mi resta la curiosità di dove si fosse perso, in quali pensieri.

domenica 7 aprile 2013

il quaderno in meno

Ho paura che Mattia mi prenda la malattia del secolo, quello dei giochi in internet o affini. A scuola va bene, fa i suoi compiti e legge. E i giochi lo obbligano appunto a leggere, sia in italiano che in inglese le spiegazioni. E' il solo vantaggio, oltre a quello di manovrare i vari tasti, partite virtuali di campionato. Ieri abbiamo visto un filmone cinese sulle loro guerre medioevali (ma c'è stato un medioevo in Cina?). E' attratto dalle soluzioni spicce, tipo nodo gordiano tagliato con la spada da Alessandro Magno. Gli ho fatto notare che il vero protagonista era lo stratega, giovane diplomatico che prevedeva le mosse, appunto spicce, dell'avversario. Ha un nuovo compagno, di nome Alessandro, in realtà Alexandru, arrivato da un'altra scuola. "Sono più avanti, hanno due quaderni diversi per storia e geografia", dice Mattia che aggiunge. "Però non sa scrivere in maiuscoletto", che sarebbe poi questa scrittura che state leggendo, diversa dal "corsivo" che sarebbe lo scritto a penna che usiamo. Vedete? Nella concezione dei bambini un quaderno in meno non è apprezzato come giusto risparmio (anche di peso dello zaino). Con Alexandru ha fatto amicizia, è suo vicino di banco, la maestra ha fatto scrivere sul quaderno un lungo benvenuto al nuovo compagno, un po' come racconta per un caso analogo "Cuore" di de Amicis.  Spero che la novità gli dia la carica necessaria per arrivare a fine anno.

lunedì 1 aprile 2013

misteri pasquali

Ho trovato il "post" originario. Ho portato Mattia alla cerimonia del giovedì santo riservata ai ragazzi. Solo che è clamorosamente mancata la lavanda dei piedi, sulla quale avevo puntato per portarlo in chiesa. Delusione. Poi il venerdì santo sospesa per pioggia la processione. Il sabato sono stato malato e comunque la benedizione dell'acqua e del fuoco non è più come quelle della mia adolescenza (che a proposito è stata anticipata, leggo, adesso comincia a 10 anni e finisce a 20, come da uno studio pubblicato recentemente per il quale io non sarei vecchio, ma un "giovane vecchio, un ossimoro altrettanto clamoroso come la mancanza della lavanda dei piedi). Al tempo il grande falò sul sagrato consentiva a tutti di portare a casa col bernass la brace benedetta che si metteva nella propria stufa e nel proprio camino e la grande cisterna di acqua benedetta consentiva di prelevarla e metterla nelle acquasantiere delle camere da letto dove le nostre mamme e zie "mede" (zitelle) prima di entrarci, la sera, ci facevano fare il segno della croce a preservarci dalle tentazioni adolescenziali che si evitavano anche dormendo con le "mani in croce" sul petto. Cose medievali? Mica tanto, cose durate fino all'inizio degli anni sessanta, nell'agonia della civiltà contadina. Domenica ho portato Mattia alla Messa solenne della Pasqua dove Don Simone ha fatto una bellissima predica sull'indagine sulla "sparizione" del corpo di Gesù, inchiesta indiziaria, senza "corpo del reato", sparito lasciando quelle bende avvolte sul sepolcro. Se avessero "rubato" il corpo perché spogliarlo delle bende? E quei due soldati lasciati di guardia da Pilato? Bravo, don Simone, nel puntellare la fede traballante del mondo dell'habeas corpus. Poi con Mattia abbiamo visto il quinto (mi pare) episodio di Harry Potter, tanto per restare nel... mistero.

misteri pasquali

Avevo scritto un "post" che non è stato pubblicato e non so dove sia finito, dentro nella pancia elettronica di chissà quale vento effimero di una primavera che è la continuazione dell'inverno con gli stessi mezzi. Settimana Santa poco vissuta, Mattia ha aspettato i grandi eventi, delusione giovedì per la mancanza della lavanda dei piedi (nella Messa per i ragazzi) e venerdì per la mancata processione per la pioggia. Il sabato la mia descrizione della benedizione del fuoco e dell'acqua è andata delusa. Niente falò in piazza da dove la gente raccoglieva brace col "bernass" per portare nelle proprie stufe e camini un po' di fuoco benedetto e nemmeno la grande cisterna dell'acqua benedetta cui attingere per portarla nelle acquasantiere delle camere da letto, dove le mamme e soprattutto le zie "mede" (zitelle) ci introducevano la sera facendoci intingere le dita per farci il segno della croce, che poi dovevano ripetere nella notte tenendo appunto le mani in croce per evitare tentazioni adolescenziali e toccamenti vari. Misteri spariti. Nel pomeriggio io e Mattia abbiamo guardato (registrato) non so quale episodio di Harry Potter per restare in tema... di misteri.