domenica 22 settembre 2013

sorpasso

Giorni di scuola, Mattia ritrova gli amici veri o presunti, di nuovo fa i conti col prossimo suo della sua età, maschi (più facile) e femmine con cui deve fare i conti, perché le bambine sono più... avanti. Cura il look e sono scontri quotidiani con la nonna che lo vorrebbe vestito come un damerino stilo anni cinquanta e lui che decide per conto suo ed esce di casa vestito come un... "drogato" (nonna dixit). Anche le bambine devono avere gli stessi problemi perché una ha risposto alla mamma che la rimproverava per aver messo (lei era già via, evidentemente) qualcosa che non andava, chi ti ha messo quella roba? Lei secca: Io. E' un mondo che cambia se a sette anni i bambini lo interpretano a modo loro e ci sorpassano senza nemmeno mettere la freccia.

domenica 15 settembre 2013

primi giorni di scuola

Primi giorni di scuola per Mattia, lo zaino nuovo, il diario uguale per tutti, piccolo segno di uguaglianza sociale e didattica, i quaderni nuovi, gli errori vecchi. Mattia è tornato a scuola con meno entusiasmo, ma i primi giorni poi ridanno entusiasmo e si è messo d'impegno, è un po' indeciso sui "migliori amici" li sta provando (e loro provano lui) nell'intervallo. Le maestre sono partite a spron battuto e va benissimo. L'estate è finita e si annuncia un anno impegnativo, si iscrive a calcio, farà catechismo, i pomeriggi saranno occupati, fin troppo mi pare (preventivamente). Deve imparare ad allacciare le stringhe, metafora di legami tutti da inventare.

domenica 1 settembre 2013

diga e contrappasso

Ieri sulla salita del "pagarulì" verso la diga del Gleno ho misurato gli anni che passano. Mattia davanti che si arrampicava come un grillo (i grilli si arrampicano?) e io ad andare su, "lént e seguént" ma non per scelta tattica, proprio per la fatica. E poi la grande diga spaccata e la gente sparsa sui pendii a guardare le rovine. E' successo 90 anni fa, il 1 dicembre del 1923. C'è qualche cartello che fa vedere le immagini del "disastro" ma ci si gode quello che resta, il laghetto e i ruderi nella conca percorsa da nebbie già autunnali con qualche spera di sole. Mattia si è divertito ma poi ha detto che in fondo dopo aver visto tutto non c'era nient'altro da fare, che è un po' la mia filosofia (inespressa), i paesaggi sono da guardare un momento, poi sono gli uomini che li tolgono dalla "cartolina illustrata", altrimenti restano immagini e basta. Domani per la legge del contrappasso andiamo a Minitalia...