domenica 6 gennaio 2013

nuovo anno

Mai un giorno di assenza dall'inizio della scuola. Vacanze natalizie e Mattia le ha passate, non dico sul divano, ma quasi. Un'influenza strana, tosse, raffreddore e spossatezza e ancora oggi sta meglio ma non si è ripreso. E domani ricomincia la scuola. I compiti le ha fatto quasi tutti (carico non da poco, anche per chi come me lo ha seguito pagina dopo pagina). La parte più noiosa sono le richieste di disegno e colorazione per rispondere a domande di conteggio aritmetico, in fondo se sa individuare il "gruppo" maggiore di oggetti e conteggiarli, scrivere i numeri, la colorazione diventa (per me ma purtroppo anche per lui, come ho constatato) una perdita di tempo. Poi ci sono le domande misteriose di "salti" numerici o l'unica parte che non ha fatto, quella in cui c'è una descrizione di quattro momenti di una bambina che soffia su un fiore, i semi volano nell'aria, cadono tra sassi e prato e nascono i fiori. Bello. "Illustralo". Cosa? Ma qui uno deve fare una sorta di quadri in sequenza. Poi la prima poesia a memoria di Mario Lodi. Tra lui e Rodari mi permetto di rivalutare alla grande Pascoli. Smonterà anche il presepe che ha fatto sul tappeto del salotto, per la grande gioia della nonna che finalmente potrà ripulirlo. Domani mattina cartella e di nuovo "primo" giorno (dell'anno) di scuola. Mattia sta compilando l'album dei calciatori e pensa al suo compleanno di fine mese. Ci siamo almeno goduto una serie di film in cui gli animali si comportano molto meglio degli uomini. Che poi in fondo è semplice rappresentazione della realtà.

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