domenica 25 novembre 2012

padre

Stamattina sono andato a votare per le primarie. Ieri Mattia ha seguito con paziente silenzio le solite mie conversazioni con i passanti che mi chiedono pareri. Mi ha fermato un signore che mi ha fatto una domanda generica sulla politica. Ci casco sempre e ho cominciato la mia solita filippica e Mattia è stato in silenzio ad ascoltare. La settimana scorsa mi ha detto che non veniva a portare i giornali con me perché poi mi fermo a chiacchierare con tutti. E lui ad ascoltare, non dà mai segni di impazienza ma poi mi accorgo che lo fa per pura buona educazione. A scuola va bene, martedì ho il colloquio con le maestre, magari mi dicono che non è quello che sembra, ma i giudizi finora sono stati ottimi e lui sa leggere il maiuscolo dappertutto, sono le parole con la SC che lo mettono un po' in difficoltà perché poi dipende se c'è la H o no dopo la C. E mi dice frasi imparate nella lezione di inglese che io non memorizzo. Gli ho detto: dai, la lezione che impari tu falla imparare anche a me che "so di greco e di latino e scrivo e scrivo e ho molte altre virtù" (Carducci) ma di inglese non so nulla. Volevo inorgoglirlo nel ruolo di maestro di suo padre. Ma non credo l'abbia presa bene, ha cambiato subito discorso. Forse vuole un padre perfetto che sa tutto, forse ne ha bisogno. Adesso ci penso poi vi faccio sapere (magari quando ha 20 anni...).

domenica 11 novembre 2012

Peppone

Mattia sempre entusiasta della scuola, tutto compreso nella parte di alunno, legge le parole in tv, legge le insegne dei Bar e ha scoperto che ce ne sono troppi, in tutti i paesi. Ieri la grande giornata a Lovere, nell'auditorium di villa Milesi, previsto dibattito confronto tra candidato (Tabacci) e sostenitori dei candidati alle primarie del Pd. Preparativi, prova microfoni, i video e le schede proiettate, i cavi che non ci sono, le batterie da cambiare, il riscaldamento che prima non c'è poi è perfino troppo... Mattia alla prova microfoni imita il film di Don Camillo "Compagni, il compagno Peppone". A un certo punto mi si avvicina e mi chiede sottovoce, "Ma papà, che festa è?". Gli ho detto che non era una festa, ma una discussione tra gente che voleva farsi votare e aveva delle idee diverse. Poi la domanda l'ho fatta, perché come si fa ad avere cinque candidati per una coalizione che hanno cinque idee così diverse e opposte di cosa fare, con chi stare, dove andare? Non gliel'ho detto, a Mattia, ma era meglio Peppone, almeno lui ci credeva, era un illuso, ma bisogna pure coltivare qualcosa e in mancanza di fedi, tanto vale buttarsi sulle speranze.

domenica 4 novembre 2012

letture

Mattia legge. le vacanze sono dirompenti, si annoia, si è messo perfino a demolire l'aereo del lego e poi rifarlo (lo ha davvero ricostruito seguendo le istruzioni). Quando vede una scritta in Tv si mette a leggerla, fatica ma ci arriva se non scompare (la scritta) troppo in fretta. Domani per fortuna si torna a scuola. Siamo andati al cinema due volte questa settimana, si è divertito. Devo ammettere che fanno cartoni moderni con morale incorporata, magari da decifrare ma quel compito tocca a noi. Ho visto la storia del gladiatore romano (vedete che anche noi italiani sappiamo fare le favole, in fondo Fedro era dei nostri) e poi quella del pesciolino Nemo e la ricerca di padre e dall'altra parte la mancanza del padre mi ha un po' inorgoglito. Mi è sembrato che Mattia abbia colto il messaggio, mi si appiccica addosso e quando parto pretende un bacio ricambiato. Il che mi rende la giornata già piena.