lunedì 1 aprile 2013

misteri pasquali

Ho trovato il "post" originario. Ho portato Mattia alla cerimonia del giovedì santo riservata ai ragazzi. Solo che è clamorosamente mancata la lavanda dei piedi, sulla quale avevo puntato per portarlo in chiesa. Delusione. Poi il venerdì santo sospesa per pioggia la processione. Il sabato sono stato malato e comunque la benedizione dell'acqua e del fuoco non è più come quelle della mia adolescenza (che a proposito è stata anticipata, leggo, adesso comincia a 10 anni e finisce a 20, come da uno studio pubblicato recentemente per il quale io non sarei vecchio, ma un "giovane vecchio, un ossimoro altrettanto clamoroso come la mancanza della lavanda dei piedi). Al tempo il grande falò sul sagrato consentiva a tutti di portare a casa col bernass la brace benedetta che si metteva nella propria stufa e nel proprio camino e la grande cisterna di acqua benedetta consentiva di prelevarla e metterla nelle acquasantiere delle camere da letto dove le nostre mamme e zie "mede" (zitelle) prima di entrarci, la sera, ci facevano fare il segno della croce a preservarci dalle tentazioni adolescenziali che si evitavano anche dormendo con le "mani in croce" sul petto. Cose medievali? Mica tanto, cose durate fino all'inizio degli anni sessanta, nell'agonia della civiltà contadina. Domenica ho portato Mattia alla Messa solenne della Pasqua dove Don Simone ha fatto una bellissima predica sull'indagine sulla "sparizione" del corpo di Gesù, inchiesta indiziaria, senza "corpo del reato", sparito lasciando quelle bende avvolte sul sepolcro. Se avessero "rubato" il corpo perché spogliarlo delle bende? E quei due soldati lasciati di guardia da Pilato? Bravo, don Simone, nel puntellare la fede traballante del mondo dell'habeas corpus. Poi con Mattia abbiamo visto il quinto (mi pare) episodio di Harry Potter, tanto per restare nel... mistero.

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