giovedì 2 aprile 2009

mattutini

Ieri pomeriggio con Mattia a parlare di influenze, asilo, donne (oh yes, ma di donne in generale e soprattutto di quelle che somigliano alla Rottermaier o come cavolo si chiama la megera del cartone animato) di costruzioni adesso che è varato il piano casa e si possono ampliare anche i castelli (in aria). Sono arrivati i risultati delle vendite del giornale del primo numero di marzo e abbiamo inanellato il quinto record di vendite consecutivo, mentre tutti i giornali sono in calo, siamo perfino spaventati anche perché questa volta la crescita è notevolissima e non capiamo cosa sia successo, noi facciamo il giornale al meglio ma evidentemente abbiamo centrato l'interesse dei lettori e lo facciamo (ci illudiamo di farlo, ma poi i numeri sono quelli) con qualità. Lavoriamo come dannati e Mattia mi chiede cosa c'è scritto, sfoglia il giornale e vuol sapere tutto, qui cosa c'è scritto, vuole imparare a leggere e scrivere alla svelta per capire il mondo. Io freno perché è meglio che non sappia tutto e poi si scoraggi. Abbiamo intervistato Gino Strada, ieri, mezz'ora e più di intervista (sarà sul prossimo numero del giornale, per una... Pasqua vista diversamente, dovrei dire laicamente) ma ho voglia delle messe secche del venerdì santo, del "sepolcro" ma anche dei "mattutini" con le candele che si spengono ad ogni salmo, roba che è sparita, e delle benedizioni dell'acqua e del fuoco. Insomma ho voglia di far godere a Mattia le emozioni dei riti che favoriscono speranze, a volte a salve, ma che ci frega, abbiamo bisogno di sperare in qualcosa o in qualcuno che sia un po' meglio del tuttodenti e dei grandi del mondo che non è un bel mondo.

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