martedì 14 aprile 2009

dopopasqua

Tre giorni pasquali con Mattia che dà segni di voler fare non più il muratore e nemmeno il contadino. Per la verità si estranea ogni tanto e dice che deve lavorare alla cucina, deve rifare muri, deve scavare canali. Poi sulla stradina gioca a pallone. Ha ricevuto complimenti da uno che se ne intende che parlava con me, diceva che raramente ha visto un bambino di tre anni aggiustarsi la palla prima di tirare e tanto meno tirare al volo. Lui che sembra sempre pensare ad altro, deve aver sentito, perché adesso vuole allenarsi di continuo e gli è scoppiata la passione, ieri sera ha rinunciato a Heidi per vedersi una noiosissima partita di pallone su un tv privata che vedranno in due gatti. Ha chiacchierato per tre giorni, ha fatto il timido in presenza altrui, ha corso come un dannato, ha girato sulle giostre, ha mangiato gelati constatando solo che erano... freddi, si è fatto coccolare, a Messa ha voluto uscire perché "è troppo lunga", pur avendogli risparmiato la predica, mi ha posto domande esistenziali sulla morte e la resurrezione poi si è dimenticato, come Pilato, di ascoltare le risposte. Stamattina pensava si riprendesse. Purtroppo la festa è finita, andiamo in pace, se ci riesce.

Nessun commento: