mercoledì 15 aprile 2009

simboli

Oggi mi sono impelagato in una spiegazione impossibile. Eravamo su da Stelvio (che è un cane) per lasciarlo libero per un po' di scorrazzare per i prati, gli stessi che di notte sono invasi dai cinghiali. Stelvio correva sotto le grondaie per smuovere i piccioni. Ce n'era uno bianco, bellissimo, ho detto, ecco il simbolo della Pasqua, la colomba bianca. Mattia ha preso la palla al balzo, perché chiami colomba quel piccione, cosa vuol dire simbolo. Ecco, provateci a spiegare cos'è un simbolo a un bambino di tre anni. E provate a non rispondere a Mattia... Mi sono arrampicato sui vetri servendomi del più facile Natale, rappresentato dal presepio. Il presepio si fa a Natale, solo a Natale (sorvoliamo sui presepi... eterni) c'è il presepio, quindi quando dico Natale mi viene in mente subito il presepio, ecco il simbolo, quello che viene subito in mente parlando di una cosa. Lo so che non è il massimo ma è tutto quello che mi è venuto in mente. Mi sono rovinato quando l'ho allargato all'albero di Natale, perché Mattia si è ricordato delle palle colorate, si è perso il filo logico e dopo un po' a bruciapelo mi ha chiesto: e Babbo Natale? Va beh, però la colomba bianca è volata alta e Stelvio l'ha rincorsa fin su all'abete alto dove lei si è rifugiata. Non sembrava nemmeno spaventata di essere servita a un ragionamento astratto e concettualmente addirittura filosofico per un bambino di tre anni.

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