domenica 19 aprile 2009

polenta e latte

Mattia si è divertito qui in sede ieri pomeriggio, voleva cenare qui in redazione, ha piazzato il suo parco macchinine, ha voluto andare fino alla chiesa del Patronato per vedere Don Martino, caso mai ci scappasse una caramella, ha giocato a bocce (vere) al bocciodromo sulla "pista rustica" (quella con i sassi, la più divertente, anche per me) e ieri sera ha fatto dispetti alla zia Belo nascondendole una scarpa (che non si trovava più) e poi la borsetta. Al momento di addormentarsi si è alzato sul lettino e ha detto, proferito e sentenziato: "sto morendo di fame, ho proprio bisogno di polenta e latte". Proprio polenta e latte. Resta il mistero dell'abbinamento che era d'altri tempi e lui non ha mai provato di certo. A volte sospetto che geneticamente si passi molto di più dei cromosomi o in questi ci sia anche tutta la storia dei genitori (polenta e latte l'ho mangiata eccome!). E se poi uno di questi giorni volesse per colazione caffè col vino, con un'unghia di burro? Mia madre me lo preparava quando dovevo andare a scuola. Come andavo a scuola? Che vi frega, spero non conservino in archivio troppo a lungo pagelle e giudizi...

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