martedì 31 marzo 2009

giornali

Cambiano i direttori di giornali e telegiornali. Incontro un geometra con sotto il braccio il Corriere. Gli dico un po' per orgoglio, hai visto che siamo stati i primi in tutta Italia a mettere nel sito la notizia che De Bortoli (che abbiamo appena intervistato sul numero in edicola di Araberara) è il nuovo direttore del Corriere? Abbiamo anticipato tutti perché lui stesso ci ha inviato di prima mattina (ieri) un sms. Lui casca dalle nuvole e mi dice, sono cose che riguardano voi giornalisti. Come noi giornalisti, cambia anche il direttore del Tg1 e se passa la linea del tuttodenti ci va Belpietro, se la spunta Fini ci va Mazza. Nomi che per lui sono dei nesci. Siccome è un uomo intelligente, la cosa mi sconvolge. Mi sconvolge meno che Mario Chiesa torni nelle cronache delle ruberie, non è questione di partiti, di religioni, di professioni, è questione di uomini. Quando uno ha una concezione morale sfilacciata non si redime di certo. Mattia? Mattia sta bene, ieri pomeriggio avevo fretta di arrivare al parcheggio, mi scadeva il tempo e lui si è fermato sul marciapiede, ha allargato le braccia e ha sentenziato: "Non abbiamo niente da perdere". Sono rimasto secco, poi mi sono messo a ridere e lui si è divertito a vedere suo padre ridere, in fondo da perdere c'è solo la vita, mica 36 euro di multa. Abbiamo rallentato, siamo arrivati comunque con un solo minuto di ritardo, il mondo non si è fermato, non abbiamo nemmeno perso del tempo, perché stare insieme tra padre e figlio non è tempo perso, vi pare? Mattia ha la capacità di sorprendermi, ieri ha voluto sapere la differenza tra lago e mare (che non ha mai visto). La grandezza è unità di misura piuttosto vaga, acqua salata e acqua dolce sono differenze relative, provate ad assaggiare l'acqua di lago e risciacquatevi la bocca alla svelta. La Checa, la "morosa ufficiale" di Mattia (ha 16 anni...), ha confidato che sabato è andata in gita scolastica a Grado e ha assaggiato l'acqua di mare per verificare se era salata. Più che salata puzzava. L'ho fatto nel 1956, a Venezia, avevo 11 anni e verificavo quello che stava sul sussidiario. La prova empirica è sempre più necessaria. ma il relativismo è dietro l'angolo, il mondo non è più a tinte forti, tutto è sfumato, anche i regimi si fanno col sorriso a tuttodenti, mettendo i proprio uomini nei caposaldi dell'informazione. Speriamo che il "nuovo" Corriere non si allinei. Forza Ferruccio (De Bortoli).

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