martedì 25 gennaio 2011

l'asiatica

Due mattine in cui abbiamo dovuto sradicare da casa Mattia per portarlo di nuovo all'asilo. Rifiuto come ai primi giorni di settembre. Il bello è che all'uscita è sereno, ma domani saremo ancora lì a strapparlo dal pavimento (sembra una ventosa). L'asilo è semideserto, i bambini sono per la metà malati, Mattia è quindi tornato in piena bufera infettiva. Lo teniamo d'occhio, se si ammala di nuovo guai, anche se si tratta di un altro virus, magari tra loro questi virus sono parenti e si passano la voce. Tea ha paura che sia la terribile influenza per la quale, dicono, siamo vaccinati appena noi che abbiamo fatto l'asiatica nel 1956 (mi pare di ricordare, o era il '57?). Il fatto è che io quell'influenza non l'ho fatta, perché si ammalavano tutti, erano tutti a letto e io ero uno dei tre o quattro che andava a lezione, subendo le relative pesanti angherie di letture, spiegazioni, esercitazioni che ti infliggono i professori per castigarti del fatto che non sei anche tu a casa e così ci starebbero anche loro. Io rimasi immune. Lo sarò anche di questa' Chi se ne frega, l'importante che non la prenda Mattia. Ieri orgogliosamente ha portato a casa un angioletto snodato e altri disegni, ma dev'essere successo qualcosa per tornare al "gran rifiuto" dell'asilo. Sta preparando la sua festa che sarebbe lunedì prossimo ma vogliamo celebrarla domenica, altrimenti si ritrova il deserto degli invitati. Si sta appassionando ai film, ieri pomeriggio abbiamo visto Bolt, la storia del cane che fa telefilm in Tv e si crede davvero un supereroe e reimpara a poco a poco ad accettarsi per quello che è, un cane normale che cerca affetto.

Nessun commento: