sabato 25 settembre 2010

due fette

Ieri grande giornata, sette ore di fila all'asilo, record assoluto che si aggiunge alla permanenza totale nel covo dell'educazione all'omologazione ecc. cose cinesi, perché l'errore è stato mandarlo a due anni e mezzo e l'abbiamo pagato lo scorso anno, bastava lasciarlo crescere. Vedo che quest'anno sono aumentati e di molto i bambini piccolissimi. Se due anni fa lui era un'eccezione, adesso ce ne sono già quattro nella sua classe e poi non so nelle altre. Ce n'è uno che piange disperato dall'inizio alla fine, ti si avvicina e vorrebbe farsi portare via da chiunque, quando entro con Mattia viene da me in lacrime, non dice niente e piange e mi guarda che un giorno me lo prendo su e vado e poi scoppia il caso del rapimento ecc. Mattia è restato all'asilo fino alle 4 del pomeriggio e pensavo di raccattarlo con cucchiaino, quando siamo andati a prenderlo. Col cavolo. E' più che mai determinato a stare lì che ha conosciuto anche un'altra bambina "ma non ti dico il nome" (sospetto non lo sappia, ha un approccio molto concreto, stavo per scrivere corporeo ma poi c'era troppa ambiguità), e anche utilitaristico, "ho giocato con loro", riferito a dei bambini che mi descriveva intenti appunto a giocare. Va beh, approfondisco un'altra volta. "Ho punteggiato". In attesa di capire cos'è questo punteggiare prendo atto che la socializzazione procede. L'altro ieri hanno mangiato la torta perché cìera un bambino che compiva gli anni. "Quello con cui ho brontolato". "Ho mangiato due fette". Vedete, non porta neanche... rancore.

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