mercoledì 22 settembre 2010

Allora lunedì Mattia va all'asilo con un raffreddore tremendo e un po' di febbre. La sera la febbre sale. martedì lo lasciamo a casa: lui urla, si mette il grembiulino da solo e scende le scale, vuole andare all'asilo da solo, la nonna che lo rincorre, lui dice che vanno avanti con la punteggiatura e lui resta indietro. Poi si quieta. Questa mattina torna all'asilo con il naso rosso, raffreddore a manetta, fazzoletti stesi al sole, ieri ha finalmente usato quelli di carta ma ha peggiorato la situazione epidermica, rosso fuoco sotto il naso. Poi lo andiamo a prendere e mi confessa "ho brontolato con un bambino". Cosa vuol dire brontolato, hai litigato? "No, ho brontolato perché gli ho rubato la ragazza". Allarme, non può essere, non a questa età, anche se suo padre all'epoca eccetera, perché poi ognuno di noi mitizza le situazioni di quando, a tre anni, volli esplorare il mondo femminile con la bambina vicina, peccato che poi confessai fino a vent'anni finché un frate domenicano della chiesa sul Sentierone di Bergamo capì la situazione e mi disse da quando confessavo quel peccato. Praticamente dalla prima Comunione (preceduta dalla Confessione). Però, vuoi mettere, sapevo della differenza tra uomo e donna fin dai tre anni. Rubato la ragazza? Il fatto, dopo lungo e peziente interrogatorio è andato così: ogni bambino "grande" è incaricato di prendersi cura di uno piccolo, deve tenerlo per mano negli spostamenti. Era programmata "dopo cena" che per Mattia continua ad essere il pranzo, una gita al parco, non so quale, ma Mattia esce all'una e quindi niente gita, ma l'incarico era evidentemente precedente. fatto sta che il bambino che stava seduto al tavolo con lui "a cena", ha detto che la accompagnava lui la bambina. Mattia si è impuntato e così hanno "brontolato". Chi ha brontolato per primo? "Sono stato io". La nonna ha sottolineato: "Bravo, fatti valere", che il papà poi deve rimediare, c'è brontolamento giustificato e ingiustificato, c'è il torto e la ragione, il bello e il brutto, il bene e il male, Socrate diceva... Ma sì, hai fatto bene a "rubargli la ragazza". Ma non avevi Lia? "Certo, Lia deve venire a giocare a casa mia". Ah, beh (nel senso che la vita è breve e chi ci capisce è bravo).

Nessun commento: