venerdì 17 settembre 2010

asilo chiuso

Mattia oggi è uscito raggiante e un po' imbambolato dall'asilo. Una intera settimana lo avrebbe steso. e? un record assoluto. Ma l'aria imbambolata mi ha un po' preoccupato, che sia ammalato? Un po' di raffreddore, per via del tempo che fa, ma poi... Stamattina si era svegliato alle 6 e aveva voluto alzarsi. Ma l'indizio andava cercato all'entrata dell'asilo. Ora succede che io lo accompagno per mano, la sua aula è chiusa, perché hanno un collegamento di energia elettrica quelli del cantiere vicino che stanno montando i giochi in quel che rimane del parco di S. Gregorio. Lui cerca la sua maestra e la vediamo seduta alla cattedra di un ufficio. Ahi. Scendiamo, un po' in fastidio, a chi lo affido adesso, l'ingresso è importante... La direttrice, Michela, mi viene in soccorso, "Mattia, guarda che è già arrivata Lia...". Passa di lì una bambina su un triciclo, passa velocissima. Michela la ferma, guarda che è arrivato Mattia. Che c'entra, mi chiedo, non era Sofia la sua prediletta? Lia si ferma, torna indietro e va a prendere un triciclo come un tandem, arriva di volata, si ferma e dice: "Dai, Mati, sali". Capite bene che un padre deve essere attento alle piccole sfumature. Mattia sale. Incredibile, lui vuol sempre guidare, e una donna l'ha (già?) messo sotto. Michela cerca di rassicurarmi: "Adesso fa il timido, ma poi appena va via lei, si lascia andare". Va beh. Salto al pomeriggio. Parla di Lia e di un altro Mattia che vuole portare a casa a giocare, questo Mattia suona e Lia deve essere invitata. Nel pomeriggio giochiamo e poi lui si addormenta con la nonna. Quando arriva sua madre le raccomanda: "Non dire a Lia che ho dormito questo pomeriggio che io sono grande". Va beh. "Ma il papà ha invitato Lia per domani?". Io sono lontano ma sento l'eco di quello che succede. "Domani voglio andare all'asilo". Domani l'asilo è chiuso. I miracoli continuano.

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