martedì 30 dicembre 2008

musica

I libri vendono, regala un libro e fai sempre bella figura. Infatti e meno male. Faccio vedere a Mattia tutti i libri che ho in sede e che debordano dagli scaffali. Lui è curioso, ieri voleva insegnare a leggere alla nonna. crede di sapere già tutto, non ha la pazienza di imparare, per cui non sa soffiarsi il naso e ad ogni raffreddore rischia l'otite... Leggevo in questi giorni dei figli di... mi è venuta un po' di paura, non voglio trasferire e scaricare sogni incompiuti, i miei li ho realizzati tutti, il solo rimpianto è di non saper suonare bene il pianoforte, non è granché come rimpianto. Mattia ha la mia stessa impazienza di non voler maestri: in fondo il pianoforte potevo impararlo, mio zio mi aveva mandato a scuola dalle sorelle Sandrini, ma mi annoiavo a fare le... scale (musicali), volevo suonare subito che so, non dico una sinfonia ma qualcosa di simile. E qualcosa avevo perfino imparato, un giorno mancava l'organista e in chiesa c'era uno sposalizio, mio zio prete mi manda su a suonare e io strimpello nei tempi dovuti. Arrivo in sagrestia e mio zio mi molla un ceffone, resto interdetto, mi dice che ho suonato una canzonetta proprio al Sanctus. Una canzonetta? Allora non sentivo nemmeno la radio, capace che ho composto una melodia che qualcun altro aveva già inventato... Peccato, arrivare secondo non mi è mai piaciuto, piuttosto ultimo, c'è una dignità nella sconfitta, ma solo se è epocale, + l'altra faccia della vittoria.

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