venerdì 19 dicembre 2008

Iervolino

Mattia ha fatto la vocina spezzata e ha detto: "Ed ecco a voi Sam il pompiere". Ci siamo guardati. Ci prende per i fondelli? Usa la vocina quando vuol farci capire che sta recitando la parte del bambino. Ma questa vocina ci suonava familiare. Abbiamo capito cosa succedeva quando ce l'ha spiegato la nonna. Aveva visto un pezzo di telegiornale e aveva colto il momento in cui il sindaco di Napoli diceva che non si dimetteva. Rifai la vocina, gli abbiamo chiesto, Perdinci, se non farà il falegname, il muratore, il contadino, il pittore, il musicista, adesso gli si apre la prospettiva di fare l'imitatore. La nonna ci ha svelato che quando l'ha sentita si è messo a ridere come un matto. E adesso capisco che la sua iniziazione ai programmi normali televisivi sarà ardua, quasi impossibile: come farò a fargli capire che il TG non è un programma comico? E poi, non lo è davvero?
Intanto le squadre italiane si sono beccate in Europa la perfida Albione. Sono soddisfatto, una guerra storica con gli inglesi (loro soli e anche noi soli, senza i soliti alleati che poi si dice che si vince o si perde per merito o colpa loro) l'aspettavo da tempo. Adesso mi tocca tenere a tutte e tre, Inter, Juve e Roma. Voglio in pratica una rivincita di una guerra che non ho fatto in tempo a combattere, essendo nato pochi giorni dopo lo scoppio delle due bombe atomiche e avendo sempre dato a quelle due bombe la colpa di essere così come sono.

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