domenica 30 novembre 2008

geni

Stamattina Mattia ed io abbiamo scoperto il principio fisico della caduta libera, insomma, mica per dire, ma abbiamo scoperto la teleferica. Mattia sembra entusiasta, credo stia pensando a registrare e sfruttare industrialmente il brevetto. Meno interessato a costruire la capanna di un presepio anticipato con i moduli delle costruzioni. Realizza palazzi con il troppo pieno, nel senso che mancano porte e finestre. All'osservazione paterna ha risposta: "Ma chi deve entrare? Io sono troppo grande e anche tu". Ha dato un'occhiata di là pensando alla mamma, alla nonna, allo zio e ha scosso la testa, perfino i nanetti di gomma sono troppo grossi per entrare a palazzo. Poi ha voluto che gli raccontassi la storia della lanterna magica di Aladino, ma alla fine ha sbuffato, con questi strofinamenti di lampade e anelli che fanno uscire "geni" che soddisfano i desideri. Ha guardato la figura del "genio della lampada" e non si è entusiasmato, per i desideri meglio ripiegare su suo padre che non sarà un genio ma almeno non va strofinato, al massimo una grattatina alla barba. Ha fiutato che domani potrebbe tornare all'asilo e si è inventato un mal di pancia e poi si è messo a ridere quando gli ho tastato la pancia. Il bagno era cominciato bene ed è finito con urli e stridor di denti. Piove e in alto nevica. Mai avuto consapevolezza come quest'anno dello sconvolgimento che produce l'ora legale, con la notte che ti piomba addosso in pieno pomeriggio e ti mangia gli spazi della giorno per favorire la notte.

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