sabato 27 novembre 2010

cattivi maestri

Il relativismo nell'infanzia. Mattia da qualche giorno è scettico, dubita, non crede. La storia è cominciata quando la Emi, la maestra storica dell'asilo avrebbe detto che lei S. Lucia l'ha vista. Così almeno sostiene Mattia che dice: "Ma non ci credo". Il fatto che la maestra abbia visto S. Lucia lascia perplesso anche me, allevato prima nelle certezze granitiche si sono ahimè sfaldate a mano a mano che leggevo. Perché è il leggere, la conoscenza che sfalda le certezze tramandate e inculcate. Ma che Mattia non creda (già?) a quanto sostiene addirittura una maestra è un sintomo gravissimo. Per un momento avevo addirittura pensato che non credesse proprio all'esistenza di S. Lucia, mi sembrava prematuro. Poi ho capito, crede che io abbia il numero del cel di S. Lucia (a alla quale fingo di telefonare per aggiornarla sui regali da portare, ma non crede che la Emi l'abbia vista in carne ed ossa, per via che non la si può vedere, pena la perdita secca dei regali, come da tradizione. Infatti Mattia vuole preparare il fieno per l'asino e quindi fino lì ci siamo. Solo non crede alla maestra. Il che potrebbe essere anche più grave del previsto. E' anche vero che non è la sua maestra di vita (è la maestra di un'altra classe) ma non crede a 4 anni e mezzo ai "maestri" può essere dirompente. Poi mi consolo: intanto crede a suo padre, un punto di riferimento ce l'ha. Ma è una consolazione egoistica, rafforzata solo dal fatto che di "cattivi maestri" è pieno il mondo. Ma la Emi è una delle più brave che ho conosciuto. Dubitate gente, dubitate, adelante, ma con judicio.

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