mercoledì 1 dicembre 2010

pestolando

Va bene, va bene, mi sono un po' perso pestolando la neve e pestolando notizie da mettere sul giornale che esce venerdì mattino ma stiamo chiudendo adesso (prima pagina). Mattia così, per la prima volta nella sua breve storia, è andato a piedi all'asilo, accompagnato da sua madre. E il viaggio è stato avventuroso, la neve che cadeva eccetera. Poi all'asilo ha trovato il deserto o quasi e allora gli è venuto il magone. Soprattutto ha pianto sentendosi abbandonato da suo padre "che ha la marcia della neve e allora perché non è venuto". Tea gli ha detto se venire a prenderlo all'1 o alle 4 e lui "va bene quando vuoi ma purché venga il papà". Il papà era partito stamattina alle 6.30 con la marcia delle neve, che sarebbe poi la ridotta oltre alla trazione integrale. Stanno facendo alberelli di natale dappertutto all'asilo. Ieri pomeriggio l'ho visto, mentre aspettavo uscisse, dal piccolo parco di S. Gregorio, attraverso le finestre, che gironzolava per l'aula, gesticolando con l'aria di dirigere complesse operazioni logistiche (mettevano le sedie sui tavolini, per facilitare, suppongo, il lavoro della bidella). Manuel mi ha visto e ha richiamato l'attenzione di Mattia, che ha dato un'occhiata di sbieco ma col cavolo che mi ha salutato. All'uscita non ha voluto essere preso in braccio, vuol mettersi per conto suo giacche e pantaloni. Insomma un aspirante figlio autonomo. Mi sa che non diventerà un bamboccione.

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