martedì 23 novembre 2010

dispendio

E' interessante il quarto d'ora passato fuori dall'asilo, perché le mamme aspettano, chiacchierano. A prendere i bambini arrivano più nonni, segno che l'affido fortunatamente in paese conta ancora su di loro. In genere sono affettuosissimi, i bambini, soprattutto le bambine, gli corrono incontro e gli saltano in braccio. Mattia da un po' non salta in braccio, aspetta di vedermi nella ressa, si alza senza fretta e mi viene incontro, non vuole smancerie pubbliche, segno di una crescita di... crescita di che? A me mancano un po' gli abbracci e comincio a invidiare i nonni. Stamattina la bambina con cui ieri ha fatto battaglia, Anna senza capelli rossi, lo ha saluto per le scale. Erano ore e ore che parlava di lei, ma lui stato sulle sue, come si deve fare, perdinci, è la tattica migliore, farsi rincorrere, ha già imparato tutto. E' anche vero che è una tattica dispendiosa, nel senso che nove su dieci non si prendono la briga di rincorrerti, non afferrano la situazione, anche le donne hanno i loro limiti e quindi te le perdi per la vita intera, salvo dirtelo dopo decenni, di sfuggita, come dire, meno male che non ti sono venuta dietro, che è una doppia perdita, a ben vedere. Però vuoi mettere, anche con il dispendio enorme di risorse e occasioni, resti (solo) con la tua dignità. Anna senza capelli rossi è recuperabile. ma non do consigli immediate, ogni cosa a suo tempo. Il problema è averne.

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