lunedì 1 novembre 2010

Ognissanti

Festa di Ognissanti, mortificata dalla nuova festicciola del "dolcetto o scherzetto" che mi sono ben guardato di far festeggiare a Mattia. Già all'asilo meno male che non l'hanno presa in considerazione. Sentivo uno ieri dicendo che ai suoi tempi questa festa non c'era e non ci capiva niente. Domani si ricordano i morti, mica i mostricciattoli e i fantasmini inventati. ma la tv naturalmente è sensibile a tutte le cavolate importate. Anche dare senso alla cultura e alla tradizione ormai non ha più audience, ne parlano i politici per raccattare voti di risulta, come per la religione, non vanno in chiesa ma se ne proclamano ufficialmente difensori, come per la famiglia, ne hanno due o tre ma se ne proclamano paladini. E se nascono i difensori significa che c'è qualcuno o qualcosa da difendere, che non ce la fa da solo. Segno di impotenza. Che c'entra? Mattia ha la tosse secca e il suo consueto e cronico raffreddore. Veramente mi ricordo che quando eravamo piccoli a scuola c'erano sempre quelli col "mosegn", la candela, che gli arrivava fino in bocca e non se la pulivano mai perché non avevano nemmeno il fazzoletto, che già le mamme risparmiavano sulla stoffa delle braghe, sempre cortissime e allora in un'espressione dialettale "pesante" si diceva che "i mòsaa" cioè si vedeva tutto a seconda dei movimenti. Festa di tutti i Santi del Paradiso, "ma proprio tutti? Quanti sono?". Boh, ci sarà da qualche parte una contabilità dopo che il Papa precedente ne ha proclamati a centinaia. Mattia è nervoso, novembre è cominciato come la prosecuzione di ottobre con la stessa pioggia. Una vacanza da non godere che vacanza è?

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