giovedì 4 novembre 2010

baci

Mattia beve antibiotici, ma non quello al sapore dell'olio di ricino che per forza lo fa vomitare. Solo mia zia Rina quando aveva disturbi si beveva come niente fosse un bicchierone di olio di ricino, non avendo avuto esperienze di bevute forzate durante il fascismo, perché mio zio prete non osarono toccarlo e lei era la sorella. Noi si rideva sempre quando stava per berlo e lei si metteva in posa con il bicchiere alzato e poi via, tutto d'un fiato che noi (io che ero piccolo, Ernesta, Emma, Luigia) si faceva le boccacce per lo schifo di sapore che immaginavamo, perché l'olio di ricino lo avevamo provato tutti, a quei tempi, e sempre a scopo curativo. Ora che ci sia in giro per i bambini questo antibiotico al sapore di olio di ricino è incredibile. Fatto sta che Mattia, appena l'abbiamo sostituito, ha bevuto quello nuovo dicendo che sapeva di zucchero e oggi è migliorato. Ha la faccia ancoradi uno che è passato sotto un rullo compressore, ma oggi ci siamo divertiti a comporre un biglietto di auguri per Sara, un biglietto a matrioska, con tante frasi e lui ha firmato col suo nome (in maiuscolo, per ora) e ha scritto anche il nome di Sara. Ieri sera è tornata anche Checa a trovarlo e lui si è sentito al centro dell'attenzione, ma quando gli dico che deve bere qualcosa per guarire, lui dice che è già guarito ed è due volte che vede il cartone di Pinocchio e anche quello di Biancaneve, vuole evidentemente favole edificanti. "Cos'è la coscienza?" mi ha chiesto col grillo parlante e ha voluto sapere cos'è il bene e cos'è il male. La mia risposta è stata che quando sta facendo qualcosa di male lo sente dentro, anche se poi magari decide di farlo lo stesso, ma dentro qualcosa gli dice che non andrebbe fatto. Contando sul fatto che i bambini hanno la coscienza ancora pulita. Con Biancaneve sono apparsi gli avvoltoi e io ho detto, ah ecco, stanno lì ad aspettare di mangiare i cadaveri. "Cos'è un cadavere?". Porca miseria, anche qui il corpo senz'anima e poi la successiva domanda è stata sull'urna col coperchio di vetro e gli ho ricordato le due sante di Lovere che stanno appunto nelle "teche" con il vetro. Fortuna che la storia è arrivata al bacio del principe azzurro e non mi ha chiesto niente sul bacio e successivo finale in bellezza perché sui baci non sono mai andato forte...

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