sabato 22 agosto 2009

tartaruga

Le sere chiudono al meglio anche i giorni più brutti ("il giorno fu pieno di lampi ma ora verranno le stelle, le tacite stelle"). Per Mattia è tutto nuovo, ogni storia che sente la intercala con dei Sì? di meraviglia. Ieri sera abbiamo letteralmente lavato la porta del garage, questa mattina splendente ma nessuno si è accorto di nulla, si lavora gratuitamente per la causa dell'umanità ma "non sappia la destra cosa fa la sinistra". Stamattina eravamo soli e la vicina di casa. la signora Cavalli, ci ha fatto fare la conoscenza della sua tartaruga che ha 40 anni e stava mangiando una mela. A Mattia ho raccontato che è uno degli animali che ovunque vadano si portano dietro la casa, come le lumache, e non per niente vanno piano, prova a prendere su la casa e portartela dietro, ma poi vanno piena per scelta e per questo vivono così a lungo, anche più di 100 anni, noi corriamo troppo e banalità del genere. Gli ho fatto apprezzate la lentezza dei vecchi, c'era il nonno di Checa, ol Murì, che avanzava piano sulla stradina per andare con la Dida (il cagnolino così chiamato dai padroni tifosi milanisti e il cagnolino adesso un po' di vergogna e volta via la testa) oltre l'angolo della chiesa, dove c'è l'ombra. Dopo aver fatto conversazione con i vicini ci siamo appostati sul terrazzo e veder passare la gente, quelli che andavano in fretta e quelli che andavano piano, stabilendo che quelli che vanno di fretta hanno una faccia brutta e quelli che vanno piano hanno un sorriso o anche solo qualcosa che gli somiglia. Parentesi: io sono andato sempre di fretta, se Mattia sapesse da che pulpito gli viene la predica...). Ma i pulpiti non contano e c'è un tempo per tutto, anche per rallentare.

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