domenica 9 agosto 2009

montisola

Dopo questo intervento faccio una pausa di una settimana, almeno credo di non riuscire a scrivere, mancandomi i mezzi tecnici se non la vecchia penna. Vacanza col padre, Mattia minaccia di non portare la madre, se lo scoccia, a Montisola pensa che io dimentichi l'asilo di settembre (capace succeda) e poi abbiamo programmato le nostre puntatine in zone inesplorate di un mondo insulare dove l'acqua ti condiziona ma puoi anche non metterci dentro i piedi, lui che odia il bagno e il pulito al punto che ieri si era conciato da buttar via, tanto per crearsi una patina di sporco sufficiente a proteggerlo dagli agenti atmosferici e umani. Ieri sera con la zia Caty si è divertito al solito, Caty sembra lei il bambino e lui la riprende il giusto, senza far pesare la sua autorità (di Mattia). Notizie dal mondo giovanile: Checa si è lasciata col fidanzatino. Mattia ha seguito il tradimento della futura consorte (13 anni di differenza a favore di Checa) con il giusto distacco e il giusto sdegno del maschio ferito nell'orgoglio: "Non so se ci gioco, oggi, con Checa". Ma stamattina Checa ha promesso di venire a prenderlo e andare alla messa cantata, da cui Mattia prende spunto per comporre canzoni inedite dove gli osanna sono mischiati a qualche parola inventata che rasenta il blasfemo (a sua insaputa ovviamente). Adesso sto insegnandogli qualche parola di latino. Alle 20 ogni sera il campanile, per due volte, suona il "Salve Regina", la musica gregoriana. Siamo al "Salve Regina, mater misericordiae", perché lì lui mi ha corretto, si dice misericordia. Spiegazione sbrigativa sul genitivo che non c'entra niente coi genitori e nemmeno col genitoque, ma questa era una battuta che mi è sfuggita e si è persa nel vento della sera. Se arrivano notizie da Montisola, sappiate che noi siamo lì, a guardare il lago, le isolette, le barche e il mondo, lontano, sulla riva, che corre e corre in auto, mentre noi rallentiamo. Per qualche giorno.

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