mercoledì 23 dicembre 2009

due giorni a Natale

Mattia e il Natale. Boh. Mattia e i regali, gli piacciono le sorprese, cosa che mi hanno lasciato sempre indifferente. Lui adora aprire i pacchi. Troppi pacchi. Adesso sta arrivando qui in redazione. Sono stati due giorni di neve. Con i suoi scarponcini si è divertito a giocare a palle di neve, se l'è inventata lui, gli è venuta d'istinto di giocare a tirarci palle di neve, l'istinto del guerriero che è in tutti noi, boh, tiro a indovinare. Abbiamo fatto un pupazzo di neve quasi ad altezza naturale (di chi? Mia, no?). Adesso lo devo dire, mai riuscito a fare un pupazzo di neve, anzi, mai provato a farlo in vita mia, era una di quelle idiozie che non mi venivano nemmeno in mente. L'ho fatto, con tanto di braccia, bastione nella mano destra, berretto, naso di carota, occhi di tappi come i bottoni, pancia rigonfia per farlo stare su. E' venuto benissimo. La nevicata è stata di buon spessore, più di 30 cm di neve. Ho spalato tutto il giorno e mi sono sentito ringiovanito. La neve. Noi montanari non è che che l'amiamo, la nostra preoccupazione è sempre stata quella di non scivolare, adesso fanno affari con gente che vuol scivolare. Ci sono dei giorni che penso di aver fatto il mio tempo e che questo non sia più mio. Poi lo vivo e spero lo viva Mattia. Se è suo di riflesso è anche mio. Dai che tra due giorni è Natale, non va bene non va male eccetera.

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