mercoledì 30 dicembre 2009

babele

Sarà una "tragedia". Per oggi, giornata di pioggerella dopo la splendida giornata di ieri, non è prevedibile altra tragedia nel mondo (speriamo) che il bagno di Mattia. Quando s'impunta s'impunta, rifiuta l'ostacolo. E in prospettiva c'è il ritorno temutissimo all'asilo dopo la sbornia delle feste e dei regali, andirivieni di gente che porta doni, re Magi dei mondo da lui conosciuto, stelle comete invisibili che guidano verso un bambino già attempato (compirà 4 anni il 31 gennaio) che con tutti i regali che ha avuto ieri pomeriggio mi ha detto: "Mi aiuti a fare il muratore?". E vai con una costruzione improbabile di un casamento fatto di prismi e mattoni di carta ("ma questi sono giornali...") salvo poi portare lui malta invisibile fatta con sabbia e cemento portati con camion che compiono tragitti chilometrici in pochi secondi, con l'aiuto di manovali immaginari, il signor Nilson (la scimmietta di Pippi Calzelunghe) che stava lontano ma è stato rievocato come in una seduta spiritica e il padre che incarna diverse anime perse con vocine e vocette di diverso tipo, arrancando nella memoria per non sbagliare tonalità ("Ma non parla così il signori Nilson": ma adesso stava parlando l'orso con la pelliccia!). Tv spenta e gioco delle bocce, supereroi che abbattono dinosauri ecc. in una confusione da torre di babele di lingue, fiabe e mondi immaginari. Che fatica essere uomini, che faticaccia essere padri (e madri, suppongo ancora di più).

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