domenica 4 ottobre 2009

assuefazioni

Non so cosa starà pensando ad occhi aperti Mattia di suo padre che questa mattina, in una sfida a bocce, si è di nuovo "strappato la schiena" nel solito posto di quando si è infortunato decenni fa a giocare a pallone (o a pallavolo? non mi ricordo bene). Un mucchio di bocce lanciate verso un pallino che lui correttamente chiama "boccino"., Fortuna ha voluto che bocciassi alla grande ben tre suo bocce a punto. "Ce l'ha fatta anche stavolta". Stamattina ha rifiutato la Messa con Checa (non è lei a celebrare, sia chiaro) per venir su da suo padre. Ha voluto i tucs, poi abbiamo fatto compravendita in un cantiere edile, malta e soprattutto camioncini e badili e via verso il campo di bocce. Non fosse per l'infortunio sarebbe stata una mattinata magnifica. Qui non è molto possessivo, perfino nel suonare la batteria. A Sovere è tutto suo, dal campanile grande alla chiesa, mentre il campanile piccole della chiesetta della confraternita "era il mio campanile da piccolo". E' nella fase del possesso come sicurezza per l'avvenire. Stamattina ultima somministrazione dell'antibiotico e lui "ma a me piace la medicina". Non vorrei si fosse assuefatto. Anche se le droghe più pericolose sono quelle delle mente, insomma, comincio a preoccuparmi. Magari voi ne sapete di più: sapevo dell'assuefazione alla morfina, ma alla penicillina?

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