giovedì 29 gennaio 2009

Di già?

Mattia ha pedalato furiosamente in garage (fa il suo circuito personalizzato, con sterzate impegnative), ogni tanto mi frenava tra i piedi. poi riprendeva. La moto l'ha usata poco, gli ho detto che con la bici si cresce, con la moto si viaggia, non ha afferrato i pro e i contro ma dal tono ha capito che il papà preferisce la bici e quindi si adegua. Chiacchiera a ruota libera, ma quando incontra qualcuno fa il muto. Cos'è il muto? mi ha chiesto. E' uno che non sa e non può parlare. Perché non può? Perché non ha la lingua, poi ho pensato, capace che incontri un muto che gli tira fuori la lingua e gli rovina la grande reputazione che ha di suo padre e allora gli ho spiegato a futura memoria che non c'entra tanto la lingua quanto le corde vocali. Questa delle corde vocali non l'ha capita ma col cavolo che faceva la figura di non saperlo di fronte alla sua donna ufficiale (ha 16 anni), la Checa. Abbiamo giocato all'oratorio e si è schiacciato un dito tra le due manopole del gioco. Teneva le lacrime sospese sugli occhi. Ha camminato con la Checa e poi però non l'ha salutata, non sopporta i distacchi e quando gli ho detto che martedì torna all'asilo, ha detto, no, torno a febbraio. Appunto, martedì è febbraio. Come la capretta di Monsieur Seguin ha detto: di già?

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