giovedì 29 maggio 2008

la macchina da scrivere

L'altra sera una ragazza, in un incontro su giornalismo e cose del genere, si è alzata dal pubblico e ci ha praticamente detto quello che Grillo ripete come una profezia: la carta stampata è morta e nemmeno lo sa, i giovani hanno tutte le notizie in internet ecc. ecc. Mi sono sentito vecchio. Va beh, ricordiamo tutte le profezie fallite sulla scomparsa della carta stampata, dalla diffusione della radio in avanti, come del resto doveva scomparire la penna dopo la nascita della macchina da scrivere, poi il computer, la tv, i telefonini, internet... Sono uno di quelli che è partito col pennino, la carta assorbente e il calamaio e adesso sto scrivendo nel blog. Ma dai che finché mi resta la curiosità mi sento in piena forma! Come il mio giornale che è al mondo da 21 anni e, in barba ad ogni previsione, anche nei primi quattro mesi dell'anno (aspetto i dati di fine maggio) ha registrato un aumento di vendite. Mai creduto ai profeti, ho grande simpatia per Elia. Già con Eliseo ho dei dubbi, vista la reazione contro quei bambini che lo deridevano (robe da Bibbia). I bambini sono l'innocenza delle reazioni spontanee, quelle che noi soffochiamo per pura formalità. La loro derisione è salutare.

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