lunedì 7 febbraio 2011

provvidenza

Mattia si è ripreso. E questa mattina ha pronunciato la sua nuova frase celebre: "Faccio una rima: questa influenza l'ha mandata la provvidenza". Con preciso riferimento al fatto che non va all'asilo, per farlo guarire del tutto. Ma la curiosità è il significato stesso di "provvidenza", prima ancora che del vocabolo usato a proposito, nel giusto significato. Nè io son peraltro un manzoniano che tira quattro paghe per il lesso, come direbbe Carducci, nel senso che Manzoni resta un classico per me, ma non l'ho mai usato, non gli ho mai raccontato la storia del "Promessi Sposi" né comunque avrei parlato della Provvidenza, filo conduttore del romanzo, limitandomi semmai alla storia. ma siccome è una storia ad intreccio debole, non è nemmeno raccontabile, cosa volete che sappia di "promessi sposi" e di un "matrimonio che non s'ha da fare"? E allora dove l'ha sentita? Nemmeno Tea, nemmeno la nonna. Dubito fortemente che le maestre all'asilo parlino della Provvidenza e nemmeno in Tv coi cartoni. Boh. Mi è venuto perfino il dubbio che abbia letto di nascosto tutti "I promessi sposi" da l' l'Historia" fino al finale consolatorio e noioso. Mistero di una rima baciata di un mattino di febbraio.

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