giovedì 10 febbraio 2011

complotto

Mattia taglia e cuci, Mattia allegro che vuole pastrugnarmi un po', contatto fisico con suo padre che vede e non vede, sempre occupato. Oggi l'abbiamo portato in redazione, ci ha aiutato a smistare le locandine, quello è un lavoro che gli piace, come tagliare la carta, scrivere e poi naturalmente vedere il suo amato Zorro. La nonna gli ha promesso un mantello vero di panno, con camicia bianca con pizzi, insomma un vero vestito di Zorro (non come quello dell'anno scorso rimediato al centro commerciale all'ultimo momento). Dovremo poi provvedere alla spada e al cappello (e quindi ci toccherà, temo, comprare il blocco zorresco ancora al centro commerciale). Fino a lunedì comunque niente asilo, dove mi dicono che sia scoppiata anche la scarlattina. Cosa manca, il colera? Ma non vorrei fosse un complotto, da questi bambini c'è da aspettarsi di tutto, se noi, al tempo dei tempi, in tre avevamo studiato il piano per farci rimandare a casa nel primo pomeriggio facendola nelle braghe (piano interrotto al terzo giorno, quando ce le hanno date di santa ragione) con la loro capacità di capire al volo le cose possono anche aver diffuso ad arte la voce di un'epidemia o averla addirittura simulata. E' il virus del sospetto del complotto, che è diffuso dagli ambienti politici. Poi uno tira le conseguenze e sospetta di tutto e di tutti, no?

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