lunedì 4 ottobre 2010

tristezza

Si dimettono a raffica i sindaci e ci tocca fare e disfare il giornale che sarà in edicola venerdì prossimo. Così Mattia viene trascurato. Non sabato e domenica, l'abbiamo goduto e ci ha goduto, sabato siamo andati a vedere un asinello appena nato, di nome Pinocchio. Domenica pomeriggio in oratorio a provare tutti i nuovi giochi. Ma questa mattina non aveva proprio voglia di tornare all'asilo. Allora ho fatto finta di infilarmi il grembiulino e andare io al suo posto, ma mi riconosceranno? Sono entrato (cosa non si fa per un figlio) e poi sono uscito con il grembiulino sulle spalle e Mattia rideva come un matto, mi hanno riconosciuto, non so come hanno fatto ma mi hanno detto che non sono Mattia. E allora ha deciso che entrava lui a farsi vedere e così è passata anche questa giornata. All'asilo continua a mangiare poco o niente e non perché non abbia fame ma perché proprio le razioni sono scarse ("Ho mangiato la minestra, ma due cucchiai solo perché me ne hanno data poca"). Poi ha ripreso a giocare a tris, avete presente, quel gioco incrociato dei pallini e del x. Beh, mi ha battuto 4 volte, le prime due per gentile concessione, ma poi ha capito il trucco. Pepe (sempre lo zio Paolo) ha detto che è un gioco in cui si vince solo se sbaglia l'avversario, quindi è un gioco stupido. Mattia lo ha freddato al primo colpo e Pepe ci sta ancora pensando a come abbia fatto. Adesso riprendo a scrivere articoli per il giornale. Fine della pausa.

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