giovedì 21 ottobre 2010

micini orbi

Ieri Mattia esce dall'asilo con un palloncino. Chiedo se c'è stata una festa. La direttrice dice che no, è il primo premio di giornata. Premio di che? "Eì stato il più bravo a punteggiare". Mattia era tutto compreso della sua parte, del palloncino non gli fregava nulla, ma si vedeva che incassava le lodi, rinnovate stamattina dalla maestra Roberta. Cosa voglia dire punteggiare me lo ha spiegato lo stesso Mattia, con un punteruolo (che abbiamo cercato invano al centro commerciale ieri) su una carta i contorni di un disegno, in modo che lo stesso si possa poi staccare. E qui c'è l'aspetto negativo della faccenda, la rivalità con Matteo, che ho già detto è un bambino simile a Mattia per carattere e quindi destinati prima a scontrarsi e poi magari a diventare amici per la pelle. "Perché Matteo ha fatto in fretta ma si è stracciato il foglio e la Maestra lo ha sgridato". Ora nella gerarchia di noi cinque fratelli la situazione era la seguente. Tino (il secondogenito, essendo io il primo) era uno sempre di fretta, le cose le voleva finire, la regola valeva sempre. Il Pepe (terzo) andava lént e seguént in tutto. Io ero posizionato a metà, adesso vado, per assurdo (dovrebbe essere il contrario invecchiando) più di fretta, se c'è una cosa da fare voglio farla alla svelta. Mattia deduco che è lént e seguént il che lo preserverà dagli errori delle gatte frettolose che fanno i micini orbi.

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