giovedì 7 ottobre 2010

miracoli

Al mattino non vuol più andare all'asilo, "ho finito i miei venti giorni" seconda l'incauta promessa di suo padre che comunque ha la riserva, quella dei giorni che ha fatto tribulare nell'andare all'asilo, come nei patti, il che prolungherebbe di qualche giorno. Ah, il patto poi parlava di giorni effettivi ed... effettivamente sarebbe scaduti anche se qualche giorno abbiamo davvero faticato (ha faticato Tea) a tirarlo fuori di casa che poi tocca a me proseguire la pantomina del grembiulino. ma il fatto è che poi torna a casa gasato, racconta che ha "lavorato", che ha "punteggiato e colorato", che poi è andato in bagno a lavarsi e poi a "cena, no a pranzo" (comincia a correggersi). Ma da qualche giorno dava segni di manie di grandezza, e questa sera sono state evidenziate dal fatto che ha messo sua madre a scrivere sotto sua dettatura, assumendo atteggiamenti da maestro, perlopiù scontento dei risultati dell'alunna, messa in riga anche al momento della cena, assumendo atteggiamenti autoritari, se non proprio autorevoli (con me, ovvio, non si permette. Comunque oggi ha fatto un disegno al computer, tutto per conto suo, che era un capolavoro, andato purtroppo perso per una stampante con carenza di colore e una improvvida cancellazione successiva, sempre da parte sua). Oggi ha voluto sapere la storia della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che gli sembrava bella. Dico, te la leggo sul librone. In Luca sono addirittura due le moltiplicazioni ma sono tradotte malissimo (edizione Paoline) e con termini datatissimi (la mia edizione è data anni sessanta ma "turba" invece di "folla" è ottocentesco. Non è rimasto molto soddisfatto e allora l'ho un po' colorita per conto mio e ho avuto anch'io una botta di mania di grandezza pensando che dovrei riscrivere i vangeli e non solo per i bambini, rendendo i miracoli per quel che devono essere "mirabili".

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