lunedì 18 ottobre 2010

pesciolini d'oro

Quando un bambino può dirsi guarito? Stamattina mal di pancia, ma asilo comunque. Prima sorpresa, manca il suo amico Elia, che è un bambini che ha una malattia congenita e però ha un'allegria incredibile. Un po' meno l'altro Mattia, suo fratello, anche lui con la stessa malattia ma, essendo più grande, più avanzata. Mattia 2 era all'asilo, oggi c'era laboratorio di fiabe che consiste, a quel che ho capito nel dipingere non so quale fiaba, "oggi pesci piccoli, alcuni rossi". A Mattia è venuta la mania del dipingere e adesso sta nelle misure, non sempre ma fa anche i contorni, come gli ha insegnato suo padre che era un maniaco delle piccole cose e dell'ordine essendo stato in seminario e poi in collegio e poi in caserma ecc. Mi ha sempre incuriosito in "Cent'anni di solitudine" (come non l'avete letto, ma dai, vi manca un pezzo di umanità sognante) il colonnello Aureliano Buendìa che avendo "promosso trentadue sollevazioni armate le perse tutte" e finì i suoi giorni a fabbricare pesciolini d'oro, cose minute, roba minima, direbbe Jannacci. "Oh oh pesciolino non piangere più...", vi ricordate quando vi parlavo di "Capitani coraggiosi"? Quel film non l'ha mai visto fino alla fine. Quando lo vuol rivedere si interrompe in tempo. prima della morte di Manuel. Lui non lo che muore, ma lo sospetta e non vuol vedere che muore. Mattia adesso sta imparando che le cose piccole, i particolari, hanno la loro importanza nel rende gradevole l'insieme delle grandi. Domani, che è pur sempre il giorno peggiore per noi, chiusura del giornale, per lui ginnastica.

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