domenica 2 maggio 2010

domande

Mattia rimpiange la spiaggia, rimpiange Caorle, pensava che fossimo tornati solo per salutare la nonna, voleva ripartire. Poi ha detto che siamo tornati per il suo vomito, adesso chiede se quello che prende può farlo vomitare, ma è pronto a ripartire. Al mare aveva un sacco di lavoro, spostare la sabbia, comprare gonfiabili tipo spada excalibur, mazze ferrate, martelli giganti, clave, insomma violenza pura. Il mito di re Artù non è che prevalga su quello di Zorro, mentre l'uomo ragno è in cima ai suoi pensieri e alla canzone. La storia di Polifemo è venuta fuori l'altro giorno per puro caso, stavamo parlando delle carote che fanno bene alla vista, due occhi, ma i ciclopi ne avevano solo uno in mezzo alla fronte. E così è venuta fuori la storia di Odisseo, che poi si è chiamato Ulisse e si è fatto chiamare da Polifemo "Nessuno". Ieri sul Corriere veniva riportata la storia di Polifemo, nell'ambito di un'inchiesta, vai a capire le coincidenze. Ha chiesto a Tea di raccontargli la storia del cuoco e della gru. Lei non ha capito che si riferiva a Chichibio e gliene ha inventata una con una gru da cantiere. Mattia si è arrabbiato moltissimo. Ma a volte mi chiede di raccontargli storie che non ricordo di avergli mai raccontato e con me lascia perdere. ma devo stare attento, ogni parola detta è una domanda. Poi le domande si accavallano in un gioco, perché piove, perché ci sono le nuvole, perché piove dalle nuvole. Che fatica essere uomini.

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