domenica 10 maggio 2009

motosega

Mattia giocava a pallavolo con Checa, la sua fidanzata ufficiale sedicenne (ha preso 8+ in latino l'altro giorno al liceo classico: o sono aumentati i voti o promette bene e sto pensando che quando si presenterà in casa a chiedere la mano di Mattia sarò ben disposto). Checa si è fatta male a un dito. Io ho detto ridendo che forse bisognava tagliarlo. Mattia ci ha guardato poi ha fatto un sorrisetto e si è avviato verso il garage dove ha tutte le sue attrezzature di meccanico, muratore, pilota, contadino, pompiere e non mi ricordo che altro mestiere ha in mente. Gli ho chiesto, dove vai? Lui: "A prendere la motosega per tagliare il dito a Checa". E poi giù una risata. Ho studiato negli anni sessanta (fine anni sessanta, non esageriamo) psicologia dell'età evolutiva ma ho perso memoria dell'evoluzione della specie, ma quello scherzo mi ha lasciato lì secco. Checa ha impiegato qualche attimo a capire la battuta. Deve leggere Orazio, che era spiritoso (quando non era incazzato) o Marziale e Giovenale. Magari poi le danno 4.

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