giovedì 14 maggio 2009

Frutti

Oggi è l'onomastico di Mattia. Stamattina tutti (si fa per dire) i frati del mondo francescano hanno mandato gli auguri al pargolo, per via, mi hanno spiegato, che i frati cappuccini non festeggiano i compleanni ma gli onomastici, per la protezione celeste. Mattia ha chiesto a sua madre: "Ma cosa vuol dire onomastico". Lei gli ha risposto che glielo spiegava suo padre. E così sto pensando come cavolo faccio a spiegare il significato senza mandarlo in tilt e senza andare io nel pallone. Che poi ieri al pallone abbiamo giocato sul prato del santuario, lui è già un piccolo Messi, il pallone se lo aggiusta e poi tira lecche mica da poco. Poi dice, proferisce e sentenzia: "Io sono l'Inter, tu fai il Milan". E vince sempre lui, con dei punteggi di fantasia che salgono a ritmi vertiginosi, 4-0 e si è appena cominciato. Fatto sta che se l'Inter vince lo scudetto ("cosa vuol dire scudetto?") domenica (questa o l'altra fa poca differenza), lui ne ha vinti 3, tanti quanti sono gli anni da che è al mondo. Se fossi Moratti comincerei a farci sopra delle... considerazioni. Ieri ha detto che lui è anche l'Atalanta, per una questione di appartenenza territoriale, suppongo o per insinuazioni che qualcuno gli ha fatto. Siccome suo padre è vilminorese (giocavo nel Vilminore B, gloriosa fama di valle) di nascita e atalantino di identità (molto) provinciale, ma siccome non gli ho mai detto nulla, suppongo frequenti altre compagnie. Vorrei sapere se buone o cattive. E l'albero si riconosce dai frutti. Lasciamo che maturino.

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