lunedì 16 marzo 2009

antichità

Non sto in piedi ma seduto ci sto. Non voglio stufarvi con delle lamentazioni che non essendo nemmeno di Geremia profeta (quelle cantate una volta il venerdì santo) sarebbero noiose. Il nervosismo dei padri non ricada sui figli ma anche viceversa perché Mattia non ne può più di raffreddore e tosse e delle volte frugo nella memoria, possibile che noi non fossimo mai ammalati. Poi mi viene in mente che mio fratello ha rischiato di morire due volte e io sono stato portato all'ospedale di Lovere che avevo giusto tre anni e la suor Crocifissa mi fece una puntura ricostituente (abitavamo di fronte all'ospedale di Vilminore) che andò in suppurazione (si dice così?) e nello stanzone d'ospedale ci stetti un mese intero e venne Natale quando mio zio venne a farmi il presepe sul comodino. I funeralini di cui parlavo l'altra volta... beh, forse non tutti i virus sono moderni. Ed è pur sempre consolante che qualcosa, anche se di cattivo, sia restato, del passato, una sorta di virus d'epoca.

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