domenica 7 agosto 2011

lago calmo della sera

da qualche giorno il conflitto generazionale si è riacceso, Mattia sta facendo il braccio di ferro con suo padre, che poi sarei io e perdendolo si arrabbia. Poi si rifugia da sua madre che è (incredibilmente per chi non la conosce) più coccolona. Insomma classico, il mondo cambia ma gli uomini (e le donne) per ora hanno gli stessi problemi di sempre. Ieri sera a Pisogne per la grande festa (prolungata fino oltre la metà di agosto) di tutto il paese, si gira per le viuzze, si trovano bancherelle e bottegucce di risulta, giocolieri sui trampoli, suonatori Jones (citazione da De André, ovvio) agli angoli. E si mangia, si assaggia, si beve, si guarda. Mattia si è divertito molto, non come a Minitalia ma giù di lì. E oggi è il giorno in cui si preparano le valigie perché domani andiamo a Montisola per qualche giorno di vacanza, Mattia adesso era interessato a mettere i piedi in acqua ma gli ho spiegato che il lago non è il mare di Caorle, qui si va giù a picco, questo è un lago serio e serioso che invano hanno tentato di trasformare in un lago di diporto. Ogni tanto qualcuno ci si tuffa e non lo si trova più o solo dopo giorni e giorni di ricerche. Mattia ha guardato l'altra riva, "cosa c'è di là?", il lago ha traguardi a portata di vista, se non di mano, orizzonti nemmeno troppo lontani.

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