lunedì 15 agosto 2011

il senso

Mattia risente del clima che balla tra caldi e freddi. Lo attirano le feste ma resta sostanzialmente "stanziale". All'oratorio si è cimentato in un booling ruspante (realizzato dagli alpini, credo) e gli hanno dato come premio un vasetto di fiori che ha portato trionfalmente alla nonna. Ieri a Monasterolo si è scatenato, ha riso a crepapelle per lo spettacolo dei "giullari" in piazza, incuriosito per i "segni bianchi" (statue finte) del Silence teatro di Lovere e poi in piazza a mangiare il gelato, in un clima di caldo tropicale. Un milanese in piazza se lìè presa con i "silenziosissimi" attori che impersonavano scene ferme molto belle, "i tend la man per ciapà i solcc, andé a laurà". Tanto per dire l'imbecillità dilagante in un clima raffinato che perfino i bambini sapevano cogliere, tutto gratuito. Mattia voleva sapere tutto, si irrita e digrigna i denti quando non gli spieghiamo cosa succede a questo mondo dove siamo tutti "burattini" ma chissà perché lui vuol sapere il perché lo "muovono" in un senso piuttosto che nell'altro.

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