mercoledì 8 dicembre 2010

filastrocca

Oggi giornataccia di festa, con Mattia nervosetto per non potersi vedere la sua Alessssia, con un po' più di esse del consentito. Sono tutti (parenti, amici, conoscenti e benefattori) indaffarati a comprare regali e mi rendo conto di quanto sia sbagliato riempire un bambino di regali, quando due o tre lo farebbero felice. Diseducati a gustare il piccolo, moltiplicando le fonti di emozione le si annacqua. Domani deve fare la foto di gruppo e la sua singola, all'asilo, e lui ha chiesto di fare anche una foto con la sua Alessssia (le esse aumentano a seconda del momento e arrossisce, se n'è accorto anche Padre Gianni che è venuto a trovarlo e ha osato dirgli che questa Alessia sarà di sicuro bruttina... apriti cielo, gli ha rifilato un calcio negli stinchi (Padre Gianni non li porta più da che ha smesso di giocare da professionista, giocava nel Brescia e faceva il Libero, quindi ha avuto dolore allo stinco, in attesa di diventare stinco di santo: va beh, dai, almeno un giochetto di parole...). La nonna dice che l'assassino... ma no, non dice più niente, in questi giorni ha la luna e Mattia ne risente, per osmosi anche lui è portatore sano di luna. Ha la recita, ho scoperto. Oggi ci ha recitato la filastrocca che deve recitare a Natale, che naturalmente non ricordo, ma sono rimasto solo perplesso dall'ultimo verso riferito a Gesù, per fare rima con bambino, ci hanno messo un "birichino". Per molto meno ai miei tempi il curato ci avrebbe dato una bacchettata sulla testa, ma con una bacchetta flessibile, di quelle che non spaccano ma lasciano il segno rosso sotto i capelli per settimane, salvo avere la sventura di un rapamento a zero come si usava allora quando comparivano i pidocchi a scuola e allora era visibile a tutti la punizione, una sorta di gogna pubblica. Adesso anche dalle suore si permettono (con Gesù) confidenze che rivelano il modernismo avanzante e non c'è più nemmeno un Pio X (Papa Sarto) che intervenga con tempestività.

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