martedì 7 dicembre 2010

Stèla co la cua

Che cavolo di giorno è. Vigilia dell'Immacolata. Incredibile come a parlarne non sappiano più, quelli in età giovanile, di che festa si tratti. Non che si pongano il classico dilemma se si tratti della verginità di Maria o della sua concezione senza peccato originale (buona la seconda), proprio non sanno che festa sia. Mattia ha voluto sapere bene la storia dei Re Magi. La sapete? Gliel'ho raccontata con gli ultimi (?) aggiornamenti su questi seguaci delle teorie e studi di Zoroastro che ha nell'etimologia già lo studio degli astri, ma non c'entra nulla, anche se poi la storia della stella cometa, la "stèla co la cua", lo ha appassionato, come quella di Re Erode, non un gratuito e cinico stragista (che poi pare fossero "solo" 28 i bambini uccisi) ma un pauroso di perdere il trono, sì, va beh, la poltrona. Ma avrei tante cose da raccontare, se non fosse che per ben quattro giorni il sito del giornale ha avuto un attacco premeditato che lo ha praticamente reso inservibile e il povero Paolo ha lavorato in questi giorni per ricostruirlo e non è nemmeno finita. Sia chiaro, abbiamo sospetti precisi, indizi, ma siccome la giustizia italiana (e quella bergamasca) ha dato prove incredibili di superficialità, non azzardiamo accuse precise, per ora, anche se... Va beh, ogni cosa a suo tempo. Mattia è impegnato nel costruire la... casa di Hansel e Gretel, macché, quella della strega del bosco. Ora, mi pare fuori tempo, ma sia chiaro che all'asilo hanno costruito un albero di Natale bellissimo con tutte le figurine dei bambini (sono contrario agli alberi di Natale, anche se questo è inutile, direbbe Giuseppe Berto e se non sapete chi è andate a cercarvelo in internet) e il presepio. Il presepio lo stiamo costruendo anche a casa della nonna. Per ora c'è una capanna improbabile e una scia di sassolini bianchi (ah, ecco Hansel e Gretel...) su cui abbiamo posizionato tutte le statuine in cammino, alcune in ginocchio e abbiamo provato il cammino ginocchioni, una scia di gente con una meta. Così abbiamo un presepio stupendo. L'unico inconveniente è che la nonna brontola per via del tappeto su cui sono posizionati i sassolini bianchi. Ma la nonna rischia davvero di aver indovinato la soluzione del giallo di Capriate (vedi intervento precedente di non so quale giorno) dopo la stura del peggior bla bla di pancia che ci sono stati in questi giorni.

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