mercoledì 9 giugno 2010

sputo

Per il compleanno di sua madre, Mattia ha chiesto una betoniera o come cavolo si scrive. Non so se finga di non capire quando è la festa di chi o se concepisce comunque le feste altrui, in uno slancio sociale comunitario ed egualitario, come una sua festa. E' sempre una furia fisica, del ginocchio ammaccato si è completamente dimenticato, ogni tanto si assenta (il posto ideale per farlo è comunque l'altalena, ma deve avere un certo ritmo, o la stanza di Pepe con le sue auto e i libri, alternando un parcheggio a una libreria) immaginando battaglie che mi racconta (ieri sera era a sorpresa un incontro di pugilato). Con la zia Caty poi è una gara a chi la combina più grossa, ieri sera Caty gli ha insegnato a... sputare. Capite che c'è tutta la storia della pedagogia che così va a farsi benedire. E avendo studiato perfino, a suo tempo, la psicologia dell'età evolutiva sono pessimista sull'evoluzione non solo pedagogica, ma della stessa specie umana. Insomma come specie stiamo peggiorando. Va beh che c'è il precedente dello sputo di Totti, ma non si sembra che il soggetto, dopo il calcione a Balotelli, e nonostante i simpatici spot, possa essere assurto ad esempio da mettere nella nicchia al posto di S. Luigi. Dite che anche S. Luigi oggi ecc. ? Va beh, suggerite un modello accettabile.

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